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PARTE I
Keynote speech – Net Zero: il “piano industriale” dell’Europa e la sfida delle riforme
Mario Nava, direttore generale della DG Reform della Commissione Europea
Tavola rotonda – Investire a impatto, oltre il greenwashing
Intervengono:
– Mario Calderini, full professor alla School of management del Politecnico di Milano
– Fabrizio Fornezza, fondatore di Research Dogma
Nuove regole in arrivo sugli investimenti “green”
Alessandro Asmundo, research and policy officer del Forum per la finanza sostenibile
PARTE II
Keynote Speech – Il caso dei gender bond
Jemimah Njuki, chief economic empowerment presso UN Women
La sostenibilità come vantaggio competitivo: strategie per il wealth e l’asset management
Giovanni Andrea Incarnato, EY Wealth & Asset Management Leader
Investire nell’economia circolare
Corrado Gaudenzi, head of long term sustainable strategies di Eurizon
Microcredito: una strategia a impatto per diversificare il portafoglio
Vincenzo Trani, ad di Mikro Kapital
PARTE III
Tavola rotonda – Nuovi consulenti (e incentivi) per la finanza green
Intervengono:
– Marco Bernardi, vice direttore generale di Banca Generali
– Fabio Cubelli, condirettore generale di Fideuram ISPB
L’industria del fashion e la lezione sulla sostenibilità
Avv. Mario Di Giulio, Partner e responsabile del Dipartimento di diritto bancario e finanziario di Pavia e Ansaldo
La mappa dei fondi sostenibili italiani: indagine su 10 top player dell’industria
Massimiliano Carnevali, group chief compliance officer di Mediobanca
ESG, nuove competenze e professioni del futuro
Paola Mungo, direttrice scientifica del Corso executive di Finanza sostenibile all’Università Cattolica del Sacro Cuore
L’universo degli investimenti sostenibili è in continua trasformazione. La rapida evoluzione del quadro normativo impone un adeguamento dell’offerta, in grado di interpretare i nuovi bisogni e le attitudini degli investitori. Ma anche un costante sforzo di aggiornamento delle competenze, lato banker. Così, nell’industria della consulenza italiana, hanno iniziato a farsi spazio nuove reti di consulenti “sostenibili”, ambasciatori dell’investimento green. C’è Banca Generali, che ha recentemente annunciato il lancio di un gruppo di specialisti in materia, insieme a un nuovo brand che identifica un modello di lavoro incentrato esclusivamente sulla sostenibilità. Ma anche Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, che lo scorso luglio ha avviato l’iniziativa “Esg ambassador”, un team di 20 private banker chiamati a promuovere una cultura finanziaria attenta ai criteri ambientali, sociali e di buona governance.
Sono solo alcuni dei temi di cui discuteremo in occasione del nuovo forum digitale Impact investing: le nuove frontiere della sostenibilità organizzato da We Wealth con il patrocinio dell’Associazione italiana private banking e l’accredito Efpa per maturare i crediti formativi, in programma martedì 10 ottobre a partire dalle 9:30. Ma perché, dopo anni di convegni sulla finanza sostenibile, è importante parlare ancora di sostenibilità? Per almeno due ragioni. Innanzitutto, un panorama normativo in continua evoluzione. Recentemente, la Commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di misure che non solo introduce regole chiare per le agenzie di rating specializzate nella raccolta e nell’analisi dei dati sulla sostenibilità ma estende anche l’elenco delle attività economiche ecosostenibili ai sensi della Tassonomia Ue. Con Alessandro Asmundo, research and policy officer del Forum per la finanza sostenibile, scopriremo a che punto siamo, lanciando uno sguardo alla tanto attesa Tassonomia sociale e alle criticità con cui i consulenti finanziari continuano a scontrarsi.
La seconda ragione sta nel divario tra il numero di risparmiatori che si dice interessato agli investimenti sostenibili (il 41% secondo l’ultima indagine Consob) e coloro che affermano di avere in portafoglio almeno un investimento “green” (pari all’11%). Senza dimenticare che l’attenzione alla sostenibilità sembra essere ancora più accentuata tra i grandi patrimoni: secondo l’ultima Ey global wealth research, il 62% dei clienti wealth considera importante ricevere una consulenza specifica su queste tematiche; e c’è chi, secondo Consob, prediligerebbe i prodotti sostenibili anche se dovessero rendere meno degli altri. Numeri che rivelano come esista ancora uno spazio importante di crescita, per la finanza green e – in particolare – per un salto di qualità nell’approccio agli investimenti sostenibili nella direzione dell’impact investing.
Di questo e molto altro ne parleremo con alcuni grandi esperti, a partire da due ospiti internazionali:
- Mario Nava, direttore generale della Dg Reform della Commissione europea;
- e Jemimah Njuki, chief economic empowerment presso Un Women, l’associazione delle Nazioni Unite dedicata alla parità di genere.
Nel corso della mattinata interverranno anche i top manager di tre grandi operatori, Marco Bernardi, vice direttore generale di Banca Generali, Fabio Cubelli, condirettore generale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking e Massimiliano Carnevali, group chief compliance officer di Mediobanca. Sarà poi un’occasione per presentare i risultati di un’indagine realizzata da We Wealth, che ha coinvolto 10 società di asset management per analizzare gli effetti della regolamentazione sul mercato domestico. Tra gli altri ospiti, ci saranno infine Mario Calderini della School of management del Politecnico di Milano, Fabrizio Fornezza di Research Dogma, Giovanni Andrea Incarnato di EY, Corrado Guadenzi di Eurizon, Vincenzo Trani di Mikro Kapital, Mario Di Giulio di Pavia e Ansaldo e Paola Mungo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.