Costituire una fondazione privata con lo scopo di restaurare il chiostro cinquecentesco di Santa Caterina a Formiello a Napoli, in stato di totale abbandono, per destinarlo a un centro di arte espositivo e performativo in dialogo con le botteghe artigiane e con il quartiere. È stata questa l’idea di Davide de Blasio e Rosa Alba Impronta, coppia di imprenditori appassionati d’arte, che hanno dato vita nel 2012 alla Fondazione Made in Cloister. Tutto è nato dopo una lunga frequentazione con il cantautore americano Lou Reed, storico fondatore del gruppo dei Velvet Underground e poi solista rock di successo, che ha creduto in questo progetto e vi ha collaborato nelle fasi iniziali. “Insieme a Lou e ad altri amici artisti”, afferma Rosa Alba Impronta, “abbiamo visto sin da subito in questo chiostro del Cinquecento abbandonato e degradato qualcosa di speciale che gli altri non vedevano”.
La Fondazione Made in Cloister a Napoli
La fondazione privata riconosciuta, iscritta all’albo della Regione Campania, è la prima Fondazione ad aver stipulato una convenzione con il Comune di Napoli in ambito culturale. La parte principale del complesso di Santa Caterina a Formiello è stata acquistata dalla fondazione ma una parte del chiostro e una delle navate è rimasta di proprietà pubblica. È stata quindi stipulata una convenzione con la Regione per la gestione anche della parte pubblica. Il progetto rientra così nell’art bonus e può beneficiare della generosità dei mecenati privati. Al restauro degli affreschi ha collaborato l’Accademia di Belle Arti di Napoli e gli studenti della classe di restauro che hanno riportato alla luce gli affreschi narranti la storia di S. Caterina D’Alessandria.
Uno scatto degli spazi della Fondazione
Il recupero del Chiostro di Santa Caterina a Formiello
Il recupero del Chiostro e la realizzazione al suo interno di un centro culturale dedicato ad arte contemporanea, design, musica, tradizioni artigianali ed enogastronomiche, è dunque il motore di un programma di rigenerazione della periferia urbana, coincidente con il quartiere di Porta Capuana. “Le radici del progetto si trovano nella storia del luogo che lo ospita: accoglienza, multietnia, e vocazione del “fare”, aggiunge Rosa Alba Impronta. La programmazione prevede due/tre progetti espositivi annuali a cui si aggiungono attività collaterali che riguardano il mondo della musica, del teatro, della enogastronomia e del terzo settore.
Rosa Alba Impronta
La mostra site specific di Ara Starck
Oggi e fino al 20 gennaio il Chiostro ospita la mostra site specific di Ara Starck ideata per gli spazi della Fondazione Made in Cloister. L’artista francese, nata a Parigi nel 1978 e figlia del noto architetto e designer internazionale Philippe Starck, lavora principalmente con la pittura cui affianca l’utilizzo di diversi materiali e tecniche come il vetro piombato o la tecnologia lenticolare. I suoi lavori sono presenti in spazi sia pubblici sia privati a New York, Venezia e Parigi. L’artista per la mostra ora in corso presso la fondazione ha sviluppato un progetto in cui l’arte internazionale dialoga con l’artigianato locale grazie alla collaborazione con il maestro Paolo Gambardella e con altri artigiani del vetro e del legno. “Il chiostro ha un’aura che non può essere ignorata”, ha dichiarato Ara Starck. “La mostra è incentrata su ciò che si vede e ciò che non si vede. Ciò che è coperto e ciò che è rivelato. Ciò che viene detto e ciò che viene sussurrato. Lavorare con gli artigiani napoletani è stato un elemento chiave nella creazione della mostra, con il profondo desiderio di accogliere lo spettatore nel viaggio che abbiamo fatto con questi maestri vetrai e falegnami”.
Arte internazionale e artigianato locale sono il light motive della fondazione. Per Made in Cloister l’artista Liu Jianhua, profondo conoscitore della lavorazione della porcellana cinese di Jingdezhen, ha collaborato con Pasquale De Palma, maestro artigiano della porcellana di Capodimonte, erede della tradizione risalente all’età Borbonica a Napoli, dando vita alla serie Lady Day. L’edizione limitata di sculture è firmata dall’artista prima della cottura e numerata in venti esemplari, realizzati in quattro colori ispirati alle porcellane monocrome delle antiche dinastie cinesi. L’artista ha richiamato le sculture di porcellana dei cicli The Painted Sculpture Series-Memory of Infatuation e The Painted Sculpture Series-Merriment (1997-2000), re-interpretandole con uno sguardo ispirato alla cultura occidentale. E così la ceramica contemporanea diventa scultura artistica da collezione. “Ad oggi sono tanti gli artisti internazionali coinvolti, gli artigiani e la comunità vicina a Made in Cloister cosa che ci rende particolarmente orgogliosi visto che, quando abbiamo iniziato, non eravamo certi di come sarebbe stato accolto il progetto”, conclude Rosa Alba Impronta, “tanto abbiamo ancora da fare, nuovi luoghi da riconvertire botteghe da far lavorare… ma ogni tanto è bene guardarsi indietro e vedere la strada perché a noi sembra sempre troppo poco!”
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Tutte le foto: courtesy Fondazione Made in Cloister