In questi anni è cresciuto il numero di persone che ha versato contributi in più gestioni o a diversi enti previdenziali
È importante capire come muoversi affinché tutto quello che si è versato nell’arco della vita lavorativa venga riconosciuto al momento del pensionamento
Un check up della propria posizione va fatto il più presto possibile per decidere, con al fianco un esperto di previdenza, l’opzione più vantaggiosa da scegliere tra quelle disponibili
Con l’allungarsi della vita lavorativa e l’emergere di nuove professioni autonome in questi anni è cresciuto il numero di persone che ha versato contributi in più gestioni o a diversi enti previdenziali. “Certo, i contributi non si perdono, ma è importante capire come muoversi affinché tutto quello che si è versato nell’arco della vita lavorativa venga riconosciuto al momento del pensionamento” sottolinea Emanuele Chillè, private banker di Sanpaolo Invest a Bergamo ed esperto di pensioni iscritto all’Associazione Analisti Previdenziali Italiani (Asapi).
L’importanza del primo passo: lo Spid
Il primo passo è munirsi di Spid (il Sistema pubblico d’identità digitale) e accedere al proprio fascicolo previdenziale per controllare i periodi contributivi versati e avere così una situazione aggiornata. “I lavoratori con periodi di contribuzione accreditati in diverse gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le Casse dei liberi professionisti, hanno a disposizione più istituti per vederseli riconosciuti. Si tratta della ricongiunzione, della totalizzazione, del computo nella gestione separata e del cumulo dei contributi”.
Le differenze tra ricongiunzione e totalizzazione
La ricongiunzione consente a chi ha posizioni assicurative aperte in gestioni previdenziali diverse (comprese le Casse dei liberi professionisti) di trasferire tutti i contributi maturati all’interno di un’unica gestione, così da ottenere una sola pensione. Però, bisogna fare attenzione perché la ricongiunzione di solito è onerosa e andrà valutata con un esperto per capirne la reale convenienza.
La totalizzazione, invece, è sempre gratuita e consente ai lavoratori iscritti a diverse gestioni previdenziali di fare una somma virtuale di tutti i periodi non coincidenti tra loro per maturare il diritto alla pensione: risultato finale sarà l’erogazione di un assegno pensionistico che sarà di fatto la somma (“pro-quota”) dei trattamenti conseguiti all’interno di ciascuna gestione.
I vantaggi del cumulo gratuito
Il cumulo gratuito, esteso anche ai liberi professionisti, invece consente di valorizzare periodi contributivi maturati in differenti gestioni e non sufficienti per maturare un diritto autonomo alla pensione: l’importo del trattamento unificato viene calcolato, per ciascuna quota, secondo le regole di calcolo previste da ogni fondo e quindi sulla base delle rispettive retribuzioni/contribuzioni di riferimento.
Cosa è il computo nella gestione separata
Infine, esiste il computo nella gestione separata che consiste nella possibilità di trasferire materialmente periodi contribuitivi accreditati in gestioni diverse nella gestione separata. Esso riguarda oltre un milione di lavoratori iscritti a questo particolare fondo pensionistico, istituito nel 1995 a cui devono essere iscritti coloro che svolgono attività di lavoro autonomo da cui non scaturisca l’obbligo d’iscrizione a proprie Casse professionali.
Insomma, un mare magnum dove navigare è difficile senza un traghettatore. “Per questo un check up della propria posizione va fatto il più presto possibile per decidere, con al fianco un esperto di previdenza, l’opzione più vantaggiosa da scegliere tra quelle disponibili” conclude Chillè.