Adesso che conosciamo il risultato possiamo ragionare su chi abbia davvero vinto la partita. Da una parte casa d’aste e venditore, dall’altra i compratori.
Diamante ovale di 102ct, D FL, aggiudicato per 121.562.000 dollari di Hong Kong pari a circa 15.800.000 dollari Usa. A vederli così sono numeri enormi e si potrebbe cadere nel tranello di pensare che sì, certo, la strategia di partire senza prezzo minimo ha funzionato, e invece non è proprio così.
Se avete letto il mio precedente articolo ricorderete come avessi tracciato il confine proprio a 15.000.000 dollari per capire se il lotto fosse stato venduto bene o meno.
Siamo quindi difronte a un risultato normale, che, se guardato con freddezza e senza dare retta a chi ci parla di record, perché record lo è solo per le modalità di vendita, non per il risultato ottenuto, ci fa capire alcune cose.
L’aspetto più deludente, soprattutto per la casa d’aste e il venditore, è quello di non aver “sedotto” con l’innovativa formula di vendita, nessun compratore deciso a pagare un prezzo superiore a quello di mercato.
Parlando invece del lato positivo, possiamo dire che il mercato dei diamanti è stabile, notizia alquanto rassicurante in un momento così difficile. La pietra ha fatto esattamente quello che ci si aspettava e non era scontato, vista la cifra molto importante e le complicazioni dovute alla pandemia.
Possiamo chiamarlo un pareggio? Assolutamente sì.