Sempre il blog riporta che Axel Weber avrebbe già informato dei colloqui in corso il ministro delle Finanze Ueli Maurer, oltre alla competente Autorità di vigilanza sui mercati finanziari finanziari (Finma).
Fusione Credit Suisse – Ubs: nome in Codice Signal
L’operazione, fino ad ora riservata, avrebbe nome in codice “Signal”. Secondo Inside Paradeplatz, la comunicazione ufficiale del progetto dovrebbe essere svelata al grande pubblico all’inizio del prossimo anno. Fonti interne ai due istituti avrebbero fatto sapere che la nuova banca potrebbe nascere ufficialmente alla fine del 2021. Conferme arriverebbero anche da una fonte della società di consulenza americana McKinsey. Contattate dall’agenzia finanziaria Awp, i due istituti bancari non hanno voluto rilasciare commenti, bollando la fuga di notizie “speculazioni dei media”.
Se reale, la fusione delle due mega banche secondo le stime di Inside ParadePlatz comporterebbe una riduzione del personale di circa il 10-12%. Si tratterebbe quindi di circa 12.000 posti di lavoro (in totale, Ubs e Credit Suisse si avvalgono di 120.000 persone, di cui 35.000 nella sola Svizzera).
La Borsa intanto ci crede. Sulla scorta del presunto scoop, a Zurigo i titoli di Ubs (+1,12% a 11,28 franchi) e Credit Suisse (+1,79 a 10,01 franchi svizzeri) registrano ampi guadagni in seguito ai rumores di un loro eventuale futuro merger.