Le minusvalenze sono le perdite che ottieni dalla compravendita di investimenti finanziari.
Rappresentano un credito fiscale che puoi recuperare attraverso la compensazione con successive plusvalenze cioè un guadagno ottenuto dalla vendita di un altro strumento finanziario, quello che viene chiamato “capital gain”. La gestione efficiente della fiscalità titoli porta notevole valore aggiunto al tuo portafoglio. Alla fine dell’anno puoi esaminare il tuo dossier titoli e se hai delle azioni o obbligazioni in utile, vendile subito per ottenere una plusvalenza. Il fisco italiano stabilisce che le plusvalenze sono tassate con l’aliquota del 26%, mentre le minusvalenze originano un credito fiscale che puoi recuperare nello stesso anno e nei quattro anni successivi. Il regime fiscale funziona in un modo particolare, per cui le minusvalenze titoli potranno essere compensate in modo diverso a seconda degli strumenti finanziari che le hanno generate. Per esempio, le minusvalenze su azioni sono quelle più facili da recuperare: se, dopo aver venduto un’azione in perdita ne vendi un’altra in utile, pagherai le imposte sulla differenza di guadagno. Anche una plusvalenza su obbligazioni compenserà una minusvalenza pregressa. Non tutti i prodotti finanziari però consentono di recuperare minusvalenze.
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Esempio generano “redditi di capitale” e quindi non possono compensare minusvalenze:
- Gli ETF e i fondi comuni d’investimento
- Le cedole delle obbligazioni
- I dividendi delle azioni
Generano “redditi diversi” e quindi viceversa consentono di recuperare minusvalenze:
- Le azioni
- Le obbligazioni
- Gli Etc
- I certificates
- I Derivati (opzioni e futures)
Da ciò puoi capire l’importanza della diversificazione del Portafoglio anche dal punto di vista della tipologia degli strumenti che lo compongono e per questo lasciati guidare per una corretta pianificazione finanziaria.