Secondo le ultime statistiche di Bankitalia, la spesa dei viaggiatori stranieri nella Penisola ha sfiorato alla fine dello scorso anno i 17,3 miliardi
Le risorse destinate alle imprese del settore dal decreto sostegni saranno sufficienti a coprire circa il 7% delle perdite subite dall’intera filiera
Vittorio Messina: “Occorre un piano strategico. Ma abbiamo bisogno anche dalle grandi riforme del fisco, del lavoro e della burocrazia”
“Ci dicono che dal 14 maggio dovrebbero riaprire i ristoranti, mentre il due giugno viene indicato come la data della ripartenza. Ma a noi interessa cosa si sta facendo per quella ripartenza. Il turismo non è una scienza esatta, ma necessita di programmazione. Se non comunichiamo già da ora una data precisa e non diamo la possibilità a chi vuole venire in Italia di prenotare, avremo già fallito. E la stagione estiva sarà rivolta nuovamente a un turismo domestico dell’ultima ora”, spiega Messina.
“È pur chiaro che la partita non si gioca più solo sui ristori. Certo, rappresentano una parte importante e devono continuare a essere garantiti per dare la possibilità a noi imprenditori di traguardare le nostre aziende all’indomani della pandemia. Ma dobbiamo farci trovare realmente pronti ai nastri della ripartenza, per scongiurare che i nostri competitor diretti (come la Grecia e la Spagna) ci brucino. Per fare questo, occorre un piano strategico che ad oggi non vediamo. E abbiamo bisogno di essere assistiti anche dalle grandi riforme del fisco, del lavoro e della burocrazia. Se si è convinti che con la sola ripresa del lavoro le imprese potranno recuperare tutto ciò che hanno perduto, è sbagliato”, dichiara il presidente.
Oggi, aggiunge, rischia di chiudere i battenti quasi un’impresa su tre nel mondo del turismo. Ma si tratta solo di una quota indicativa. “Questo dato non può confortarci, perché non considera tutte quelle aziende che usciranno dal mercato in quanto non in grado di rispettare quei distanziamenti e quei protocolli oggi resi necessari in termini di sicurezza sanitaria”, afferma Messina. Poi conclude: “Chiediamo un’accelerazione della campagna vaccinale. E la riapertura. Nella stretta e rigida osservanza di tali protocolli, già tra i più stringenti a livello europeo”.