Sono Carla Fioccone, Regional Manager di Sanpaolo Invest e due sono, principalmente, le mie attività: coordino i consulenti del gruppo e affianco i nuovi private banker nell’inserimento all’interno della nostra rete. Senza la passione per questo lavoro e l’entusiasmo che tengo quotidianamente vivo, non sarei arrivata dove sono ora. La mia crescita professionale è iniziata prima come consulente, poi, per quattro anni, come group manager, un ruolo che mi ha permesso di acquisire le competenze necessarie con cui affronto le dinamiche di oggi. Sono stata nominata Regional Manager nel 2011, un obiettivo che mi ero posta fin dal mio primo giorno in Sanpaolo Invest. Eccomi qui, dunque, fiera di essere tra le pochissime donne manager della mia azienda e pronta a dare il mio contributo affinché ruoli come il mio siano sempre più femminili. Facendo la mia parte vorrei essere di esempio per tutte quelle donne che desiderano realizzare i propri sogni professionali: penso spesso a mia figlia Michela e a come vorrei trasmetterle, ogni giorno, valori come la perseveranza e l’impegno. Qualità che cerco di applicare al mio lavoro sempre, anche nelle piccole cose, anche motivando gli altri: coordinare i consulenti del mio gruppo offrendo loro nuovi stimoli, nuovi obiettivi, nuovi spunti su cui lavorare è una delle attività che più mi sta a cuore. Se anche grazie alla mia supervisione i consulenti del gruppo riescono a raggiungere i loro obiettivi, io ho raggiunto il mio.
Da una parte aiuto a superare le criticità che si presentano affrontando anche eventuali insuccessi o delusioni, dall’altra condividiamo la soddisfazione per i traguardi raggiunti. Sono due i criteri che guidano il mio lavoro: prima di tutto penso ai modelli di riferimento che hanno contribuito alla mia formazione e che mi hanno insegnato come lavorare, poi studio costantemente tutte quelle materie che mi consentono di capire di più, e meglio, la natura umana, aggiornandomi sempre su tutto ciò che riguarda gli aspetti del coaching.
Già, il coaching: un manager ha il dovere e la responsabilità di motivare e supportare i propri consulenti nell’essere efficienti, propositivi ed entusiasti del proprio lavoro.
Essere alla guida di un grande gruppo è sì un grande onore, ma anche un onere: un manager deve dare una testimonianza autentica e quotidiana rispetto ai valori che vuole trasmettere. Perché la bontà del lavoro che svolgiamo non si misura soltanto in termini numerici, ma anche in termini di rilevanza sociale. Il lavoro di un bravo consulente non finisce con il raggiungimento, per il cliente, del suo obiettivo patrimoniale, ma consiste anche nell’avere attenzione, ad esempio, verso il nucleo familiare e professionale di chi viene seguito. Perché chi affida i propri risparmi ad un consulente ha il diritto di aspettarsi protezione e serenità. In una parola, affiancamento: sedersi accanto al cliente e guidare lui e la sua famiglia in un percorso patrimoniale di cui si è responsabili e di cui si condividono le soddisfazioni. Esattamente ciò che io faccio con i miei consulenti: consiglio, spiego, condivido, incoraggio, accompagnandoli nel loro percorso di crescita. Che, in fondo, è anche il mio.