10 dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite hanno subito un rallentamento a causa della pandemia
La crisi epidemiologica ha avuto un impatto positivo sull’energia pulita e lo sviluppo di città e comunità sostenibili
Veronique Chapplow: “Dal 2015 un numero crescente di investitori ha incorporato gli sdg nelle proprie strategie d’investimento, servendosene come quadro di riferimento intuitivo per guidare l’allocazione del capitale verso investimenti sostenibili e positivi per la società”
In particolare, secondo la ricerca la pandemia ha avuto dei risvolti positivi sullo stato di avanzamento di cinque sdg, tra i quali l’obiettivo dell’energia pulita e accessibile e quello per lo sviluppo di città e comunità sostenibili. Negli ultimi anni, infatti, gli investitori a impatto hanno focalizzato l’attenzione sulle energie rinnovabili, catalizzando il capitale privato verso l’energia eolica, l’energia solare e altre soluzioni sostenibili, attratti dai “rendimenti stabili e a lungo termine delle società di energia eolica offshore”, si legge nello studio. Sebbene i governi a livello globale stiano lavorando per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli pre-industriali e puntino a limitarlo ulteriormente a 1,5°C secondo quanto stabilito con l’Accordo di Parigi, la sola azione governativa non basta. “Gli investimenti privati nelle società di energia pulita – spiegano infatti i ricercatori – stanno contribuendo allo sforzo globale per ridurre le emissioni di carbonio e accelerare la transizione verde”.
In definitiva, cosa stanno facendo e cosa potranno fare ancora gli investitori in questo contesto? “Dal 2015, un numero crescente di investitori orientati all’impatto ha incorporato gli sdg nelle proprie strategie d’investimento, servendosene come quadro di riferimento intuitivo per guidare l’allocazione del capitale verso investimenti sostenibili e positivi per la società – commenta Veronique Chapplow, investment director del positive impact fund di M&G – A un decennio dal traguardo, abbiamo dato la nostra interpretazione di quanto lavoro sia necessario per raggiungere gli obiettivi nei diversi settori, concentrandoci in particolare sull’impatto degli investimenti e sulla spinta dell’industria verso la loro realizzazione. Data la portata e l’ampiezza di questi temi globali, raggiungere i goal e i loro traguardi sottostanti in 10 anni non sarà impresa da poco”. Ma la pandemia, in questo contesto, ha costretto il mondo a comprendere cosa deve cambiare, fornendo al contempo “l’opportunità di andare ben oltre una semplice ripresa”, conclude lo studio. “È tempo di lavorare per un sistema strutturalmente più resiliente, che abbia al centro proprio l’uguaglianza e la sostenibilità”.