Secondo un sondaggio della Million Dollar Round Table, il 42% dei sottoscrittori di nuove assicurazioni l’ha fatto citando la pandemia come principale motivazione
Il 54% degli intervistati ha affermato che la pandemia ha incrementato (nel 21% dei casi “di molto”) l’ansia di una possibile disabilità o di una morte prematura
Lo ha rivelato una nuova indagine condotta da G&S Business Communications per conto della Million Dollar Round Table, un’associazione internazionale dei professionisti finanziari. Secondo i dati della ricerca, che ha raggiunto un campione rappresentativo della popolazione statunitense composto da oltre mille soggetti adulti, il 42% dei sottoscrittori di nuove assicurazioni ha citato la pandemia come principale fattore alla base della propria decisione. La percentuale sale al 55% fra i soggetti seguiti da un consulente finanziario e diminuisce al 39% fra i risparmiatori fai-da-te; in entrambi i casi si tratta della motivazione principale.
Fra i clienti degli advisor, il 43% ha sottoscritto, inoltre, una nuova polizza in seguito all’arrivo di un nuovo figlio o di matrimoni/divorzi, il 39% l’ha fatto con l’obiettivo di garantire un reddito alla famiglia dopo la morte e il 29% ha citato nuove preoccupazioni sulla possibilità di contrarre una disabilità o sulle esigenze di assistenza a lungo termine. Il sondaggio, condotto online lo scorso 23 luglio, precede l’annuncio delle autorità americane sulla condizione di disabilità indotta dal cosiddetto “long Covid”.
A fronte di questa rinnovata percezione del rischio, il 36% degli americani che già aveva un’assicurazione ne ha sottoscritta almeno un’altra dal marzo 2020 a oggi. Nel dettaglio:
- Nuove assicurazioni vita, lo ha affermato il 26% degli intervistati che convivono con soggetti non autosufficienti a carico e il 10% degli altri;
- Polizze per da disabilità a lungo termine: sottoscritte rispettivamente dal 12% e dal 5%;
- Nuove polizze per il long-term care: 11% e 3%;
- Nuove polizze sanitarie: 35% e 20%.
E’ difficile fare un confronto diretto su come la pandemia abbia influenzato le scelte assicurative degli italiani. E’ certo, tuttavia, che il comparto delle assicurazioni vita ha continuato la sua crescita nel 2020: secondo i dati pubblicati dall’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), “le compagnie di assicurazione Vita in Italia gestivano un risparmio che superava gli 830 miliardi e questo rappresentava oltre il 18% delle attività finanziarie delle famiglie”. Nel 2016 quest’ultima percentuale era al 15,8% e, nel 2000, al 6%.