Da numerose stagioni si è visto crescere l’interesse per l’arte contemporanea africana, ma certamente il movimento Black Lives Matter ne ha accelerato e ampliato tempi e modi. Se mi si passa il paragone – la sua crescita ha avuto una dinamica di velocizzazione analoga ai ritmi concitati che la pandemia ha dato all’online dell’arte in genere. Oggi le black star Boafo, Bradford, Ligon, Marshall e le brave Kara Walkere e Julie Mehretu, per citare solo alcuni nomi, sono firme di punta delle mega-galleries, da Hauser & Wirth a Marian Goodman, da Gagosian a David Zwirner.
Con SAY IT LOUD! organizzata nel 2020, Christie’s ha costruito un format di vendita con contratti speciali per gli acquirenti con obbligo a non rivendere in asta per cinque anni l’opera a firma di uno dei 22 artisti neri emergenti, scelti per “Say It Loud (I’m Black and Proud)”. Il 100% della cifra pagata è andata direttamente agli artisti e Christie’s non ha applicato commissioni ma ha avuto in cambio l’accesso ai nomi di molti “new collectors”.
Cosa non si fa per accrescere il proprio data bank? Nella precedente mostra-vendita online dell’aprile dello scorso anno sono stati scelti lavori recentissimi di Yoyo Lander e Barry Yusufu, opere firmate da Nelson Makamo, Josh Paige, oltre agli eleganti ritratti di Collins Obijaku. Evidentemente l’iniziativa si è rivelata fruttuosa perché Christie’s ha in progetto la “Say It Loud II”, ancora una volta in collaborazione con la curatrice e gallerista Destinée Ross-Sutton, per presentare la seconda edizione di Say it Loud (I’m Black and I’m Proud) nell’agosto 2021, con una scelta ampliata di artisti internazionali in una mostra dedicata alla celebrazione dell’arte nera.
“Say it Loud!”, fa proprio il titolo dal famoso pezzo del 1968 di James Brown. I prezzi erano fissi, e nella mostra online di aprile, andavano da $ 475 per una stampa in edizione limitata di Cary Fagan a $ 43.000, ciascuno, per due grandi opere dell’artista sudafricano Nelson Makamo, avvertiva Ross-Sutton. “I prezzi medi vanno da $ 6.000 a $ 8.000 per Collins Obijiaku, Khari Turner, Isshaq Ismail, Juwon Aderemi ed Eniwaye Oluwaseyi; $ 15.000 per il singolo lavoro di Yoyo Lander; $ 17.000 per il grande lavoro del sudafricano Wonder Buhle “. Ma, ha aggiunto la curatrice ,” tutte le loro opere sono state sostanzialmente vendute fin dal primo giorno “.
La mostra online in calendario fornirà nuovamente agli artisti una piattaforma globale per l’amplificazione del loro lavoro ed è organizzata in collaborazione con “Christie’s Equity, Diversity & Inclusion Initiatives” volta, in questo caso, ad amplificare e potenziare le voci della comunità della Black Art. La casa d’aste francese partecipa anche al progetto umanitario “Healing Arts” sotto gli auspici dell’OMS, per raccogliere 15 milioni di dollari a favore dell’Arte che Guarisce, in particolare, a favore delle persone con gravi problemi mentali, spesso legati alla solitudine, alla paura, all’ansia, e certo alla povertà, afflizioni acuite dalla pandemia. Anche in questa edizione estiva la Christie’s non percepirà percentuali dalla vendita delle opere presentate.
La Ross-Sutton ha curato mostre collettive internazionali di successo presso celebri istituzioni come il Museum of Contemporary African Diasporan Arts (MoCADA) e CFHILL, Stoccolma, Svezia e ha recentemente aperto una sua galleria a New York. Nella primavera del 2020 ha inaugurato con BLACK VOICES: Friend of My Mind, la più vasta selezione di artisti emergenti e contemporanei della diaspora africana mai prima organizzata negli Stati Uniti.