Alla fine FTX, l’exchange di criptovalute di Sam Bankman Fried, sarà lasciato, salvo nuovi colpi di scena, fallire. A sole 24 ore di distanza dalla discesa in campo di Binance in soccorso della rivale, è arrivato il dietrofront. Le presunte indagini delle autorità di regolamentari statunitensi e la cattiva gestione dei fondi dei clienti alla fine hanno dissuaso Binance a salvare Ftx. E intanto bitcoin sprofonda.
FTX sotto inchiesta
“Come risultato della due diligence aziendale, nonché delle ultime notizie riguardanti la cattiva gestione dei fondi dei clienti e le presunte indagini delle agenzie statunitensi, abbiamo deciso di non perseguire la potenziale acquisizione di FTX.com”, ha dichiarato Binance in un comunicato diffuso mercoledì. Bankman-Fried ha detto agli investitori mercoledì che FTX aveva bisogno di finanziamenti fino a 8 miliardi di dollari dopo essere stata sommersa da richieste di prelievo da parte dei clienti. L’inversione di rotta è arrivata mentre la Securities and Exchange Commission ha ampliato l’indagine su FTX, che comprende l’esame dei prodotti di prestito di criptovalute della piattaforma e la gestione dei fondi dei clienti. La massima autorità di vigilanza di Wall Street ha avviato l’indagine mesi fa, ma ha inviato ulteriori richieste di informazioni dopo che martedì Binance ha annunciato l’acquisizione di FTX in una situazione di crisi di liquidità. Anche la Commodity Futures Trading Commission starebbe indagando sulla società.
Criptovalute all’inferno
Il Bitcoin, la criptovaluta più attivamente scambiata, ha perso oltre il 14% scendendo sotto i 16.000 dollari, il livello più basso dalla fine del 2020, per stabilizzarsi intorno ai 17 mila dollari. Solana, una moneta che conta Alameda, una società di Bankman Fried, come uno dei principali finanziatori, è scesa del 44%, mentre le azioni della borsa di criptovalute Coinbase, quotata negli Stati Uniti, sono scese del 9,5%, per poi rimbalzare il giorno dopo. Gli investitori e gli operatori temono che il crollo di FTX e Alameda scateni un’altra ondata di panico sul mercato e perdite per coloro che sono esposti alle società attraverso rapporti di prestito e di trading. “I mercati hanno raggiunto il panico più totale”, ha dichiarato Jon de Wet, chief investment officer di Zerocap, gestore di patrimoni in criptovalute al Financial Times. “Si sta scatenando l’inferno”.
Il mondo cripta trema
“Date le dimensioni e le interconnessioni di FTX e Alameda Research con altre entità dell’ecosistema crittografico… sembra probabile l’inizio di una nuova cascata di richieste di margini, di riduzione della leva finanziaria e di fallimenti di società [e] piattaforme crittografiche, simile a quella che abbiamo visto lo scorso maggio [e] giugno in seguito al crollo di Terra”, hanno scritto gli analisti di JPMorgan, che tuttavia hanno aggiunto che l’attuale fase di sell-off delle criptovalute è più preoccupante perché “il numero di entità con bilanci più solidi in grado di salvare quelle con basso capitale e alta leva finanziaria si sta riducendo all’interno dell’ecosistema delle criptovalute”,