Nell’evento streaming “La Rentrée Carmignac”, la società ha fatto il punto della situazione sui mercati e sulla ripresa economica, illustrando agli investitori quale sarà la strategia d’investimento per i prossimi mesi
Al via Start, software proprietario in open source che permetterà ad analisti e gestori di seguire sempre più una logica di sostenibilità tramite lo sviluppo di rating Esg
Le performance registrate dai fondi Carmignac da inizio anno sono ottime. I fondi Patrimoine sono tra i migliori rispetto alle loro categorie d’appartenenza
Aspettando il vaccino la crescita potrebbe non essere a V
Vaccino, elezioni americane, stimoli fiscali e appoggio monetario sono, secondo Carmignac, le variabili che incideranno sulla ripresa economica e inevitabilmente sui mercati. In questo scenario di incertezza il quadro macroeconomico di riferimento da tenere in considerazione è quello di una crescita potenziale più debole a medio termine. Se da un parte infatti gli interventi fiscali, giustificati dalla disponibilità di monetizzazione dei deficit da parte delle banche centrali, sono un segnale rassicurante, dall’altra, secondo Raphael Gallardo, chief economist di Carmignac, possono fare aumentare il rischio di turbolenze congiunturali a breve termine. Inoltre la storica riluttanza delle banche centrali a finanziarie la spesa pubblica comporta uno “scenario limite” di sostegno finanziario che va integrato nella visione a lungo termine. Questi piani fiscali saranno ad ogni modo portati avanti finché il rischio sanitario non sarà definitivamente ridotto dallo sviluppo di un vaccino, che sarà distribuito in Europa e negli Stati Uniti verosimilmente non prima del secondo trimestre 2021. “Il profilo di crescita a V dovrebbe attenuarsi nel 2021 con la normalizzazione al ribasso del tasso di risparmio delle famiglie e con le ricadute dell’epidemie su settori come trasporto aereo, estrazione petrolifera, turismo, ristorazione e immobiliare commerciale”, afferma Gallardo che prosegue evidenziando come la crescita, stimata da Carmignac, per il 2021 sia del 3% per gli Stati Uniti e del 5% per l’area euro.
Strategia d’investimento: “soluzioni semplici per problematiche complesse”
Equity: growth. Obbligazionario: corporate. In questo clima di incertezza, Carmignac ha le idee chiare.
- Azionario
“Data la scarsa crescita e l’ampia liquidità, la spina dorsale di tutti i fondi azionari Carmignac continua a essere data dai titoli secolari growth”, afferma David Older, head of equity. Se secondo il gestore azionario le opportunità di investimento più interessanti sono rappresentate dal social commerce e dai veicoli elettrici, da un punto di vista geografico la Cina (il cui differenziale di crescita rispetto agli altri paesi è marcato) rimane il paese su cui prendere esposizione. In uno scenario “B” di veloce ripresa, legata all’arrivo del vaccino, esporsi sui settori sottopesati negli ultimi anni potrebbe garantire un extra-rendimento. In questo senso da monitorare ci sono i titoli ciclici ed emergenti, che beneficerebbero della ripresa globale, e quelli bancari, che gioverebbero di un aumento dei tassi.
- Obbligazionario
Sul fronte reddito fisso le opportunità più interessanti sono corporate. In una nota rilasciata pochi giorni fa si legge: “Le obbligazioni aziendali offrono un rapporto rischio/rendimento interessante, considerate le misure di salvaguardia garantite dalle banche centrali e l’eccessivo pessimismo condiviso dagli investitori nei confronti di aziende solide appartenenti ai settori colpiti dal virus. Manteniamo quindi la forte esposizione al credito, con un approccio selettivo incentrato su titoli di forte convinzione”. Anche Pierre Verlé, responsabile credito di Carmignac, che, sottolinea che i default non sono un’obiezione ma un’opportunità di fare meglio degli altri, dichiara: “Le opportunità più grandi ci sono quando il mercato del credito è abitato dalla paura”.
Infine sul lato governativo, secondo Rose Ouahiba, head of fixed income, mercati europei (tra tutti Grecia, Italia e Romania), favoriti da un piano di sostegno da 700 miliardi di euro, e mercati emergenti, che cresceranno nel caso di una ripresa economica globale e di una vittoria di Biden alle elezioni, sono la aree su cui esporsi. Paesi come Messico e Russia, esportatori di materie prime, sarebbero avvantaggiati dal multilateralismo commerciale promosso dal candidato democratico.
Il futuro di Carmignac è Esg
Nel corso della diretta si è dato molto spazio anche alla sostenibilità, tema sempre più nevralgico nella politica d’investimento di Carmignac. Maxime Carmignac, managing director che supervisiona il responsible investment team e che negli ultimi anni si è fatta fautrice dell’integrazione dei dettami Esg nei fondi Carmignac, ha annunciato il lancio di Start (System for tracking and analysis of a responsible trajectory). Si tratta di un sistema di analisi proprietario interattivo che permette di condurre analisi formali, strutturate e prospettiche su ogni azienda in merito a responsabilità e obiettivi Esg. “Siamo fiduciosi del fatto che il nostro approccio Esg a 360 gradi ci aiuterà a conseguire il nostro obiettivo principale, ovvero creare valore per i nostri clienti nel lungo periodo”, afferma Maxime Carmignac che sottolinea che si tratterà di un software open source messo a disposizione della comunità dell’asset management, al fine di portare sempre di più al centro dell’arena finanziaria i temi ambientali, sociali e di governance.
Rendimenti top per i fondi Carmignac
Intanto, in un 2020 in cui si è assistito a uno dei più veloci e intensi ribassi della storia, fare bene non era per niente scontato. In questo scenario, Carmignac è riuscita a posizionata tra i primi posti per performance ottenute da inizio anno. Carmignac Patrimoine, Carmignac Patrimoine Europe e Carmignac Emerging Patrimoine hanno avuto, infatti, risultati elevati nelle rispettive categorie d’appartenenza. Il primo ha sovra-performato il 97% dei fondi avversari, mentre i secondi addirittura il 99%.