“La criptomoneta deve essere pubblica, l’unica ad avere valore legale come mezzo liberatorio dei debiti”
“Le criptoattività finanziarie devono essere regolate per consentire la vigilanza nell’uso del risparmio”
vLe relazioni monetarie e finanziarie in forma digitale tra Stati sovrani andrebbero concordate nel corso di una conferenza internazionale
Più passa il tempo e più gestire la diffusione delle criptovalute diventa difficile. Ne hanno parlato la Banca Centrale Europea (Bce), la Commissione Europea, la Federal Reserve (Fed) e ultimo non ultimo, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Ora è Paolo Savona a dire la sua.
Il Savona-pensiero
- La criptomoneta deve essere pubblica, l’unica ad avere valore legale come mezzo liberatorio dei debiti, compresi quelli “istantanei” legati al mezzo di pagamento da usare negli acquisti di beni e di servizi. Il rischio da evitare è che si diffondano convenzioni tra privati che sconvolgono le vecchie regole monetarie e finanziarie
- Le criptoattività finanziarie devono essere regolate per consentire la vigilanza nell’uso del risparmio, “la cui protezione e finalizzazione allo sviluppo è garantita dal nostro dettato costituzionale, ma non da altri assetti istituzionali europei e internazionali”
- Le relazioni monetarie e finanziarie in forma digitale tra Stati sovrani andrebbero concordate nel corso di una conferenza internazionale
Il tempo stringe. “Si fa credere che ci sia il tempo per decidere ma nel mentre, come avvenne per i derivati che portarono alla disastrosa crisi del 2008, la moneta digitale privata si fa strada beneficiando dei ritardi e del benign neglect delle autorità. Si consente invece di raccogliere depositi in bitcoin e yuan-renmimbi, che divengono così parte della creazione monetaria europea, legittimandone l’esistenza ancor prima che nasca l’euro digitale e venga stabilita la graduatoria legale tra monete private e pubbliche, ossia tra diritto privato e pubblico. Si consente anche di assicurare il possesso di bitcoin, dando a essi legittimazione di prodotto finanziario, un concetto che ha una precisa regolamentazione nella nostra normativa”: in questa maniera, sottolinea il presidente Consob, si rischia che il settore privato libero di agire senza garanzie per i risparmiatori.