In Italia solo nel 2020 i depositi bancari sono aumentati di 162 miliardi raggiungendo la cifra di 1.736 miliardi di euro (quasi il pil italiano)
Sempre più italiani scelgono il fondo pensione, mentre si conferma la percentuale di investitori sui mercati finanziari a un livello basso
Sicurezza e flessibilità sono infine le caratteristiche più ricercate per fare fronte a un presente sempre più complesso
La pandemia lascerà una profonda ferita nel Paese, già anticipata dall’Istat che stima una contrazione del pil italiano del 8,9% nel 2020, e che a detta di molti si deve fare ancora apprezzare in tutta la sua tragicità (già a partire da marzo quando ci sarà la fine del blocco licenziamenti). In questo contesto di profonda incertezza gli italiani hanno risposto come meglio non sanno fare. I depositi bancari, come segnala l’Abi, sono cresciuti di oltre 162 miliardi rispetto all’anno prima raggiungendo la cifra record di 1.736 miliardi di euro. L’Osservatorio Sara Assicurazioni, la Compagnia assicuratrice ufficiale dell’ACI, ha cercato di resituire motivazioni e prodotti del risparmio italiano ai tempi del coronavirus.
Il risparmio italiano in percentuali
Ancor prima del futuro per la maggior parte degli italiani (3 su 4) viene il presente. Il 31% dei cittadini risparmiano perché preoccupati per lo stato delle proprie finanze, sotto la morsa della crisi economica, a cui si aggiunge un 47% che vede in generale nel risparmio una risorsa per affrontare un presente complesso. Il restante 22% invece fa rinunce oggi per un guadagno domani in termini di un tenore di vita migliore e un futuro più solido per la famiglia e i figli. I canali per attuare la pianificazione finanziaria atta a raggiungere questi obiettivi sono sempre più a carattere digitale con uno su due (53%) che si dichiara propenso ad affidarsi in misura crescente anche ad app e sistemi fintech per gestire l’economia domestica e organizzare il budget familiare. In tema di strumenti finanziari si conferma invece la bassa avversione al rischio degli italiani, che prediligono forme di investimento più tradizionali a discapito dei mercati finanziari. Il 35% investirebbe in un fondo pensione, anche alla luce del tema longevity e della sostenibilità dei bilanci dello stato. Seguono le polizze assicurative per il risparmio e l’investimento (32%) e le polizze vita (17%), per le garanzie che possono offrire alla famiglia, mentre un 16% punterebbe sul mattone e l’11% direttamente sul mercato finanziario. La caratteristica più apprezzata in uno strumento di risparmio infine è la sicurezza (33%). Vi sono poi la flessibilità (21%), e quindi la capacità di rispondere al presentarsi di diverse esigenze e disponibilità, i rendimenti che si possono ottenere (21%) e la convenienza in termini di costi (18%).
“Il risparmio è da sempre molto importante nel nostro Paese e la sua centralità è emersa con evidenza dalla ricerca del nostro Osservatorio. – commenta Marco Brachini, direttore marketing, brand e customer relationship di Sara Assicurazioni – Per gestire e dare valore alle proprie risorse le polizze di risparmio e di investimento assicurativo sono una soluzione efficace in grado di offrire una risposta innovativa e personalizzata, in funzione degli obiettivi di ognuno: tutelare il tenore di vita, integrare il reddito, incrementare il livello della pensione futura e progettare fin da oggi piani futuri per sé e la famiglia”.