La crisi aggiunge 36 anni in più al tempo rimanente a colmare il divario di genere: progressi in fase di stallo nella maggior parte delle grandi economie
Poche donne nei “lavori del domani”. Rappresentano solo il 14% della forza lavoro nel cloud computing, il 20% nell’ingegneria e il 32% nell’intelligenza artificiale
L’Italia guadagna 13 posizioni scivolando dal 76° al 63° posto della classifica generale. Un salto legato principalmente ai progressi sul fronte politico
Poche donne nei “lavori del domani”
“La pandemia ha avuto un impatto rilevante sull’uguaglianza di genere, sia sul posto di lavoro che a casa, riportando indietro anni di progressi. Se desideriamo un’economia dinamica per il futuro, è fondamentale che le donne siano rappresentate nei lavori del domani (oggi rappresentano solo il 14% della forza lavoro nel cloud computing, il 20% nell’ingegneria e il 32% nell’intelligenza artificiale, ndr). Ora, più che mai, è necessario focalizzare l’attenzione dei leader, impegnarsi su obiettivi precisi e mobilitare risorse. È il momento per incorporare la parità di genere nei programmi per la ripresa”, interviene Saadia Zahidi, amministratore delegato del World Economic Forum.
Islanda ancora prima al mondo
A guidare la classifica per la dodicesima volta è l’Islanda, avendo colmato l’89,2% del proprio gender gap. Seguono la Finlandia con l’86,1% e la Norvegia con l’84,9%. I paesi che riportano i principali miglioramenti sono Lituania, Serbia, Timor Est, Togo e Emirati Arabi Uniti, che hanno ridotto il divario di genere di almeno 4,4 punti percentuali. Rientrano nel ranking per la prima volta anche l’Afghanistan (156°), la Guyana (53°) e la Nigeria (138°). Complessivamente, l’Europa occidentale continua a essere la regione con le prestazioni migliori in quanto, avendo colmato il 77,6% del suo gender gap, necessita ancora di “soli” 52,1 anni. L’Italia, intanto, guadagna 13 posizioni scivolando dal 76° al 63° posto della classifica generale. Un salto legato principalmente al gender gap politico, nel cui ranking la Penisola sale al 41° posto e al 33° se si considerano le donne al governo. Meno positivo il fronte economico, che la vede arrancare alla 114esima posizione.