Il ritorno del risk-on sui mercati azionari in questi mesi, abbinato all’entusiasmo sulle enormi prospettive legate all’intelligenza artificiale, ha ridato fiato all’interesse per l’investimento tematico. Dopo un 2022 zoppicante, con performance sotto la media del mercato, l’appetito verso l’investimento tematico è tornato subito ai livelli che si erano visti negli anni precedenti. Una sponda importante arriva da performance stellari di colossi quali Nvidia (+180% ytd) che sta catalizzando l’ondata di domanda nel settore tech legata all’intelligenza artificiale. L’effetto AI si riflette in rialzi consistenti per strumenti tematici quali gli etf sull’intelligenza artificiale e quelli sui semiconduttori.
Il patrimonio gestito (AuM) e i nuovi flussi netti dei fondi tematici europei indicano che nel primo trimestre del 2023 c’è stata una ripresa dopo il forte calo dello scorso anno. Anche guardando in avanti, le aspettative risultano positive. Una recente analisi di Cerulli Associates rimarca come sugli investimenti tematici i fondi passivi appaiono destinati a eclissare gli attivi. I gestori sono infatti positivi in particolar modo sui fondi indicizzati tematici: il 39% si aspetta una rapida crescita delle attività nei prossimi 12-24 mesi e il 21% si aspetta che gli etf tematici registreranno una crescita sostenuta. “I provider di fondi tematici dovrebbero costruire solide partnership con esperti del settore per garantire la longevità del prodotto”, afferma Fabrizio Zumbo, director european asset & wealth management research and consulting presso Cerulli Associates.
Tematici e sostenibilità
Tra i temi candidati a risultare tra i più richiesti nell’arco dei prossimi 12-24 mesi Cerulli ne indica tre: la tecnologia delle batterie, i cambiamenti climatici e la biodiversità. I fondi tematici non mancano di avere un crescente collegamento con l’universo Esg. “I prodotti tematici sostenibili, che sono all’intersezione tra Esg e investimenti tematici, continueranno a godere di un buon livello di domanda da parte dei clienti retail in diversi mercati europei nei prossimi 12 a 24 mesi”, osserva Zumbo.
Quasi il 50% dei gestori prevede una crescente domanda di fondi tematici da parte di gestori patrimoniali indipendenti e consulenti finanziari. Il 51% degli intervistati prevede un aumento della domanda di fondi tematici da parte di gestori patrimoniali indipendenti e il 50% prevede un aumento della domanda da parte di consulenti finanziari indipendenti.
Non mancano le differenze tra i vari paesi dell’UE. Ad esempio, i gestori patrimoniali del Regno Unito si aspettano che le attività dei prodotti tematici passivi crescano rapidamente: il 44% prevede una crescita rapida delle attività dei fondi indicizzati tematici e il 28% prevede una crescita rapida delle attività degli etf tematici. In Italia la maggior parte dei gestori prevede una crescita rapida o moderata sia per i fondi attivi che per quelli passivi.
I prodotti tematici sono stati uno dei segmenti in più rapida crescita del settore dell’asset management in Europa negli ultimi cinque anni. Il patrimonio dei fondi comuni di investimento tematici e degli etf ha raggiunto i 409,4 miliardi di euro alla fine del 2021, rispetto ai 91,3 miliardi del 2018 (dati Morningstar). Tuttavia, nel 2022 il quadro si è invertito: alla fine dello scorso anno, l’AuM dei fondi tematici attivi e passivi domiciliati in Europa era diminuito del 23,7% a 312,3 miliardi di euro.