Morningstar ha reso noto quali sono i gestori di fondi che sono andati meglio (in termini di nuovi sottoscrizioni) e quali le categorie di fondi azionari più performanti nel 2020
Cambiamento climatico, tecnologia e Cina sono i temi di investimento che non hanno deluso. Giù mercati emergenti non asiatici e Regno Unito
Vita dura per i gestori attivi, in particolare per Franklin Templeton e Capital Group. Blackrock saldamente in testa alla classifica
Ambiente e tecnologia, trend inarrestabili
Tesla, Amazon, Zoom e altre small-tech dai rendimenti impressionanti. Pensare che la tecnologia sia il comparto che ha dato le maggiori soddisfazioni è lecito, ma sbagliato. L’economia dello “stay at home” è stata infatti battuta, per rendimenti finanziari generati, dall’economia green. Il futuro sarà pure tech, ma senza attenzione al clima, potrebbe non avere proprio senso parlare di futuro. Le istituzioni – in prima linea l’Unione Europe con il green deal – sembrano esserne convinte. Ed anche gli investitori, che hanno dato fiducia ai fondi esposti alla tematica ambientale, anche alla luce di costi di produzione rispetto ai combustibili sempre più bassi. La performance dell’equity sull’energie pulite è stata mediamente del 62%, distanziando di quasi 25 punti percentuali il comparto tech, che insegue al 36%. Per Grant Bowers e Matthew Moberg di Franklin Templeton non c’è dubbio che i fondi tech si potranno ripetere anche nei prossimi anni: “Il mondo si sta apprestando alla quarta rivoluzione industriale, un tempo di cambiamenti epocali trainati dall’innovazione, che l’impatto del virus ha accelerato. Emergendo dalla crisi, il passaggio costante a soluzioni digitali sarà più importante che mai”.
Cina e Oro su, energetici, Uk, America Latina giù
A dare molte soddisfazioni ci sono stati anche i fondi che hanno investito in Cina. In particolare quelli investiti in azioni di classe A, ossia i titoli quotati a Shanghai e Shenzhen, hanno messo a segno il +31,97%. L’equity “Grande Cina”, che comprende le società quotate in Cina, Hong Kong e Taiwan, ha guadagnato invece circa il 28%. Infine, in quinta posizione si sono posizionati i fondi sui metalli preziosi, che guidati dall’anno d’oro dell’oro, hanno restituito rendimenti nell’ordine del 27%.
Passando ai vinti i fondi peggiori sono stati quelli a tema energetico, che hanno subito un ribasso superiore al 26%, anche alla luce dell’anno horribilis del petrolio. La ribalta degli emergenti sui mercati è poi stata in larga parte una questione asiatica. I fondi sull’America Latina, le cui economie sono state colpite più di altre dal covid, hanno perso più del 20%, mentre i fondi sui paesi emergenti europei hanno perso circa il 14%, trainati in basso dalla Russia in sofferenza causa petrolio. Infine la Brexit ha penalizzato i fondi sul Regno Unito, che tra il 14% e il 17%.
Classifica per gestore
Infine ci sono vinti e vincitori anche in merito ai flussi in entrata e in uscita dalle grandi società di asset management. Tra i peggiori, in larga parte gruppi di gestione attiva che hanno cercato di battere il mercato, ci sono stati Franklin Templeton e Capital Group, che rispettivamente hanno dovuto rimborsare gli investitori per 48 e 27 miliardi di dollari. Anche Dimensional, Invesco e T Rowe Price non hanno goduto di sorte migliore. BlackRock, il più grande asset manager del mondo, è in cima alla lista dei gestori di fondi più venduti, accumulando quasi 260 miliardi di dollari di vendite nette, più del doppio del suo rivale più vicino, Vanguard. Sebbene la lista delle vendite peggiori sia dominata da fondi gestiti attivamente, alcuni operatori attivi di borsa sono riusciti ad attrarre ingenti somme di denaro. JPMorgan Asset Management è stato il terzo gestore più venduto a livello globale lo scorso anno, con una raccolta netta di 67,6 miliardi di dollari. Anche Fidelity, Morgan Stanley, PGIM e Nomura si sono classificati tra i primi 10.