Risultato operativo pari a 5,2 miliardi di euro (+0,3%), grazie al contributo del segmento danni, asset management e holding
Conferma la posizione di capitale di solvency ratio a 224%, che beneficia di una generazione di capitale record pari a 4 miliardi di euro
“Presentiamo oggi dei risultati eccellenti, ottenuti in un contesto senza precedenti a causa della crisi generata dalla pandemia. Questi risultati confermano la maggiore resilienza di Generali rispetto agli altri player del settore, sia dal punto di vista tecnico sia da quello della solidità patrimoniale. Per il secondo anno consecutivo registriamo il miglior risultato operativo della storia e, anche grazie al dividendo in ulteriore crescita, continuiamo a creare valore per tutti i nostri stakeholder. Siamo ora entrati nell’ultimo anno del piano strategico e siamo ben posizionati per raggiungere tutti gli obiettivi di ‘Generali 2021′. Abbiamo definito e implementato una nuova struttura organizzativa per assicurare non solo il successo di questo piano ma anche per preparare il prossimo ciclo strategico” dichiara Philippe Donnet, Ceo di Generali.
Continuando sul bilancio si nota come i segmenti vita e danni hanno confermato un’eccellente profittabilità tecnica, come dimostra il new business margin a 3,94% (+0,06 pp) e il miglioramento del combined ratio a 89,1% (-3,5 pp). La crescita del risultato operativo del segmento asset management riflette lo sviluppo della piattaforma multi-boutique e le maggiori commissioni di performance derivanti dal forte risultato dell’attività di gestione. “Il risultato non operativo di gruppo si attesta a -1.848 milioni (-1.581 milioni Fy 2019). Risente delle svalutazioni su investimenti classificati come disponibili per la vendita derivanti dall’andamento negativo dei mercati finanziari, in particolare nel primo semestre del 2020, nonché della svalutazione dell’avviamento relativo al business vita in Svizzera pari a 93 milioni”. Ma non solo perché risente anche di alcuni one-off quali la spesa di 100 milioni per il fondo straordinario internazionale per il covid-19, l’onere di 94 milioni dell’operazione di liability management e, in Francia, il contributo obbligatorio straordinario al sistema sanitario richiesto al settore assicurativo pari a 64 milioni.
Per quanto riguarda i premi lordi del gruppo questi ammontano a 70.704 milioni (+0,5%), grazie al contributo del segmento vita. Stabili invece i premi lato danni.