Il pil statunitense potrebbe conoscere una contrazione del 18% nel mese di aprile, diversamente dalle precedenti stime del 13,4%
Nel 2020 la contrazione del pil potrebbe toccare il 6,5%
Anche in Italia si ipotizza una ripresa a V: “Gli analisti stanno discutendo sullo scenario economico, noi ci siamo posizionati fiduciosamente su quello più ottimista”, spiega Massimiliano Colangelo di Accenture
Nonostante la revisione a ribasso delle stime sul pil, per gli Stati Uniti potrebbe essere il momento di una ripartenza. Secondo gli economisti di Goldman Sachs, il punto più basso è stato già toccato e ci sono le basi per un rimbalzo più ampio nel terzo trimestre. Intanto, anche in Italia le previsioni degli esperti sono ottimistiche. Ma andiamo per gradi.
Secondo il report
Through the trough: reassessing the growth path with big data di Goldman Sachs, il pil statunitense potrebbe conoscere una contrazione del 18% nel mese di aprile, diversamente dalle precedenti stime del 13,4%. Le motivazioni principali risiederebbero nel fatto che la spesa sanitaria alla fine del mese di marzo si è contratta drasticamente e le misure di blocco e distanziamento sociale hanno colpito “una serie di servizi al consumo e altre componenti del pil” sulle quali non era stato previsto “un significativo impatto del virus”, spiegano gli analisti.
Eppure, le previsioni per la ripartenza appaiono ottimistiche, trainate in primo luogo dall’allentamento delle misure di contenimento del contagio, ma anche dall’idea che “le imprese, gli individui e i funzionari governativi troveranno il modo di adattarsi per ridurre al minimo i costi del distanziamento sociale, contenendo al contempo la diffusione del virus”. Inoltre, i miglioramenti in ambito sanitario allenterebbero i timori e i test per il dosaggio degli anticorpi dovrebbero “consentire a coloro che risultano immuni di riprendere le normali attività”.
In definitiva, gli analisti prevedono che il tasso trimestrale annualizzato di crescita del pil nel primo trimestre sarà pari al -8,2%, per poi crollare al -39% nel secondo trimestre (diversamente dalle precedenti stime del -34%), recuperare del +29% nel terzo trimestre e raggiungere il +11% nel quarto trimestre. Su base annua, invece, si prevede una contrazione del 12,6% nel secondo trimestre, del 7,3% nel terzo trimestre e del 5,4% nel quarto trimestre, per una stima totale di flessione nel 2020 pari al 6,5%.
Fonte: Goldman Sachs Global Investment Research
“Le nostre previsioni sono ora leggermente più a forma di V, con un calo più ampio nel secondo trimestre e un rimbalzo nel terzo trimestre – spiegano – Ciò non significa che l’economia americana tornerà rapidamente ai livelli pre-virus. In seguito a un declino così profondo, anche le nostre aspettative per una ripresa più rapida del solito lascerebbero l’economia americana con una contrazione di sei punti alla fine del 2020 e di tre punti alla fine del 2021”.
Accenture: positivi per una ripresa a V
Anche in Italia le previsioni per la ripartenza sembrano essere positive. Secondo Massimiliano Colangelo, financial services lead Italy, central Europe e Greece di Accenture, il momento peggiore della pandemia è passato e la ripresa delle attività potrebbe essere accompagnata da un parziale recupero della crescita economica. “Gli analisti stanno discutendo sullo scenario economico. Anche se alcuni paventano una contrazione più lunga con una ripresa a forma di U o addirittura un ritorno della pandemia in autunno, una ripresa della crisi e una conseguente ricaduta – spiega – noi ci siamo posizionati fiduciosamente sullo scenario più ottimista”.
Il pil statunitense potrebbe conoscere una contrazione del 18% nel mese di aprile, diversamente dalle precedenti stime del 13,4%Nel 2020 la contrazione del pil potrebbe toccare il 6,5%Anche in Italia si ipotizza una ripresa a V: “Gli analisti stanno discutendo sullo scenario economico, noi ci siamo …