L’evidenza degli ultimi tre anni di convivenza con il covid-19 dimostra come i profili di sostenibilità influenzano in modo positivo la performance di mercato degli investimenti e in particolare la maggiore considerazione dei rischi climatici ha spinto gli investitori a integrare le informazioni Esg nelle proprie decisioni di investimento.
La tendenza attuale del mercato vede un sempre crescente interesse per gli investimenti Esg, segno di una maggiore attenzione da parte degli investitori per le tematiche legate alla sostenibilità.
Una tendenza che non si è interrotta neppure con la crisi legata alla pandemia da covid-19 che ha visto, improvvisamente, un forte calo dei mercati azionari. Al contrario i fondi di investimento azionari composti da imprese con bassi rischi Esg sono stati gli unici ad aver registrato afflussi netti.
Lo stesso fenomeno è stato osservato per il mercato obbligazionario, dove gli indici europei delle obbligazioni di società con migliori punteggi Esg hanno registrato una performance caratterizzata da un migliore rendimento a fronte di minori rischi di ribasso.
La selezione delle imprese in base ai criteri Esg
Come possono gli investitori selezionare le imprese su cui investire in base ai criteri Esg?
Le strategie di investimento sostenibili possono prevedere l’esclusione di alcuni titoli o settori e sono basate su norme nazionali o trattati internazionali (ad es. riferiti ad armi e tabacco oppure quelle legate ai combustibili fossili); c’è poi la selezione delle cosiddette best in class, ovvero delle imprese con le migliori caratteristiche Esg rispetto a quelle comparabili; oppure la predilezione per gli investimenti tematici, finalizzati a generare un impatto positivo, quantificabile in determinate aree, tra le quali quelle ambientali, sociali e di governance.
Il diritto di voto e azionariato attivo
Per guidare la transizione Esg, dal punto di vista pratico, gli investitori si aspettano dunque che i fondi esercitino il diritto di voto e azionariato attivo nelle società partecipate, per perseguire azioni che migliorino la condotta aziendale e contribuiscano allo sviluppo sostenibile.
I green bond
Oltre a questi strumenti, tuttavia, gli investitori possono contribuire al cambiamento anche con la sottoscrizione dei cosiddetti green bond. Le obbligazioni verdi, infatti, sono strumenti finalizzati a raccogliere risorse destinate a finanziare progetti mirati ad affrontare problemi ambientali, inclusi quelli climatici. Sono essenzialmente analoghi alle obbligazioni ma hanno specifico vincolo di destinazione della raccolta, mirata ad un’ampia gamma di iniziative: efficienza energetica, energie rinnovabili, reti di trasporto, gestione delle risorse naturali.
In questo modo, per finanziare singoli progetti di sostenibilità, le imprese possono ricorre all’utilizzo del debito, anziché in forma di prestiti, in forma di emissioni obbligazionarie. In pratica i capitali dei green bond sono utilizzati esclusivamente per finanziare progetti legati a tematiche ambientali.
Da qui l’importanza della rendicontazione periodica che informi gli investitori sull’effettivo utilizzo dei fondi, l’individuazione di criteri obiettivi di verifica dell’utilizzo dei proventi per gli scopi di sostenibilità prefissati, la garanzia dell’accesso da parte degli investitori a tali informazioni per monitorare lo sviluppo del progetto. Va da sé che le imprese che non garantiscano tale trasparenza si esporranno a un rischio molto forte di greenwashing con tutto ciò che ne consegue.
Oltre i green bond: altre forme di obbligazioni verdi
Oltre alle obbligazioni verdi – legate principalmente a progetti tesi a mitigare gli effetti del cambiamento climatico – si stanno diffondendo strumenti specificamente disegnati per combinare obiettivi ambientali con altri di sostenibilità, come i sustainability-linked bond, i climate-aligned bond o i transition bond.
Dopo una forte crescita iniziale le obbligazioni verdi hanno dimostrato di reggere anche l’impatto con una situazione di forte stress per i mercati finanziari come la pandemia da covid-19. A partire dal 2020, infatti, si è registrata una nuova crescita delle emissioni di obbligazioni per finanziare progetti a scopi sociali e di governance.
I green bond rappresentano, dunque, un esempio concreto di contributo del mondo finanziario alla transizione verso un modello di sostenibilità.