Secondo Morgan Stanley, i fondi azionari long-short statunitensi sono scesi in media del 14,1% quest’anno, mentre quelli europei hanno perso l’8,3%
Bridgewater Associates, fondata dal miliardario Ray Dalio, ha recentemente assunto 27 posizioni short in titoli europei, per un valore complessivo di circa 9,8 miliardi di euro
L’indice HFRI Emerging Markets (Total) è sceso per cinque mesi consecutivi, registrando un calo del -10,2% a maggio
Nonostante l’S&P 500 sia già sceso del 18% quest’anno e lo Stoxx 600 abbia perso oltre il 15%, per i gestori di hedge fund il fondo non è stato ancora toccato. Secondo quanto riporta il Financial Times, infatti i fondi speculativi statunitensi stanno infatti effettuando le scommesse più caute sui prezzi delle azioni da oltre un decennio a questa parte. Fronte mercati emergenti continua invece il periodo di magra a livello di performance.
Secondo una nota di Morgan Stanley inviata ai clienti, a metà mese i fondi statunitensi avevano ridotto la loro esposizione netta – la differenza tra le scommesse sul rialzo e quelle sul ribasso dei prezzi – al livello più basso almeno dal 2010. I fondi europei e asiatici, invece, hanno ridotto le loro scommesse al livello più basso dell’ultimo anno.
La statunitense Bridgewater Associates, fondata dal miliardario Ray Dalio, ha recentemente assunto 27 posizioni short in titoli europei, per un valore complessivo di circa 9,8 miliardi di euro ed è già posizionato per un sell-off dei Treasury statunitensi, delle azioni americane e delle obbligazioni societarie su entrambe le sponde dell’Atlantico. Alister Hibbert, uno dei gestori più performanti, ha recentemente ribilanciato il suo portafoglio in modo che le scommesse sul calo dei prezzi fossero superiori a quelle sul rialzo. “La settimana fino al 16 giugno ha segnato una delle maggiori aggiunte di posizioni corte globali che abbiamo visto negli ultimi anni” si legge nella nota di Morgan Stanley. Ciò è avvenuto poco prima del rally del 3,3% registrato dalle azioni statunitensi nel corso della scorsa settimana, solo la seconda settimana di guadagni nelle ultime 12 settimane.
Il sentiment negativo si accompagna ad un anno molto difficile per gli hedge fund azionari, molti dei quali sono stati colpiti da una forte svendita delle loro partecipazioni in titoli tech, scoprendo al contempo di aver detenuto posizioni corte insufficienti. Secondo Morgan Stanley, i fondi azionari long-short statunitensi sono scesi in media del 14,1% quest’anno, mentre quelli europei hanno perso l’8,3%: i primi cinque mesi di quest’anno segnano il peggior inizio di anno solare per i fondi azionari long-short, secondo HFR. Tra le vittime di quest’anno più illustri ci sono Tiger Global di Chase Coleman, che ha perso il 52% nei primi cinque mesi dell’anno, Maverick Capital del collega Lee Ainslie, un altro “cucciolo di tigre”, Whale Rock Capital, con sede a Boston, e Third Point di Dan Loeb.
I mercati hanno mietuto le loro vittime anche sui mercati emergenti, dove gli hedge fund non sono riusciti ad ottenere performance convincenti finora. L’indice HFRI Emerging Markets (Total) è sceso per cinque mesi consecutivi all’inizio dell’anno, con un calo del -10,2% a maggio, come riportato da HFR con la pubblicazione dell’HFR Asian Hedge Fund Industry Report e dell’HFR Emerging Markets Hedge Fund Industry Report. Il patrimonio totale degli hedge fund sui mercati emergenti è sceso a 258,3 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, rispetto al record di 276,4 miliardi di dollari registrato alla fine del 2021.