Solo il 27% dei millennial chiede consigli finanziari al proprio consulente
Contro un 36% della GenX
A rispondere alla domanda ci ha pensato una ricerca di SpectremGroup, società che si occupa anche di analisi patrimoniale. Stando quindi alle evidenze i millennial ricercano informazioni per il 43% sui siti di informazione, sui podcast e tramite webinar.
C’è anche un 22% che si affida molto al nucleo familiare e gli amici. Oltre che un 11% che chiede ad altri consulenti finanziari. Sapendo quindi che la rete è il mezzo maggiormente usato dai millennial, come fonte di informazione, è importante capire cosa e chi guardano. Secondo il report il 71% degli investitori non ascolta solo una persona specifica quando si sintonizza sulla rete. Il 14% osserva le mosse e il parere di Warren Buffett, il 9% Jim Cramer, il 7% Charles Payne, il 5% Dave Ramsey e il 3% Elon Musk.
Risulta quindi essere di vitale importanze sapere cosa stanno dicendo queste persone, dato che questo potrebbe influire sul modo in cui i clienti percepiscono gli investimenti e sul loro quadro finanziario generale. Sapere di cosa parla la rete e i trend del momento è importante per il consulente per anticipare temi che lo stesso cliente potrebbe citare o menzionare durante il colloquio. Inoltre, questo modo di fare potrebbe allineare il professionista al cliente e rafforzare la loro relazione fino a rendersi il principale fornitore di consigli finanziari in assoluto.
Se si sposta il focus fuori dai millennial si nota però come la situazione sia differente. E infatti il mondo della rete e dei social coinvolge sempre gli investitori più anziani ma in maniera ridotta. Questo ha dunque la conseguenza che i baby boomers e la GenX si affidano di più ai loro consulenti, rispettivamente per il 57 e il 36%. Percentuali nettamente più elevate rispetto a quelle dei millennial.