Unipolsai ha annunciato l’acquisto di oltre 18,2 milioni di azioni ordinarie di Banca popolare di Sondrio. In termini di quote, si parla di circa il 4% del capitale a 4,15 euro per azioni per un esborso totale di 75,6 milioni di euro
Sembrerebbe ora più vicina l’integrazione di Banca popolare di Sondrio con Bper Banca, che innescherebbe una reazione a catena liberando Banco Bpm in vista di una possibile fusione a tre con Mps e Unicredit
Un’ipotesi, quella della maxi-fusione, che troverebbe ragione specialmente nel superamento dei limiti antitrust. In caso di acquisizione di Rocca Salimbeni, Unicredit necessiterebbe di un supporto esterno in alcune aree, a partire dal nord-est. Mentre l’intervento di Mediocredito centrale sosterrebbe l’assorbimento della rete nel sud Italia. “Il nodo riguarderebbe forse soprattutto il quartiere generale di Siena, che se andasse a Unicredit potrebbe essere assimilato a una direzione regionale e quindi dovrebbe essere oggetto di un intervento di supporto governativo in termini di esuberi”, spiega il quotidiano economico-finanziario. Inoltre, l’intervento “a più mani” incontrerebbe anche il favore del Tesoro, che punta alla dismissione della sua quota del 64% e alla chiusura del caso-Mps presumibilmente entro il 2021.
Ad assisterla nell’operazione di reverse accelerated book building il team di Chiomenti, coordinato dal partner Francesco Tedeschini, coadiuvato dal partner Andrea Sacco Ginevri per i profili societari e di mercato e dal managing counsel Gabriele Buratti per i profili regolamentari. Equita, invece, è intervenuta in qualità di sole bookrunner. Per effetto dell’operazione “Unipolsai, che prima del perfezionamento della stessa già deteneva il 2,9% circa del capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio, arriva a detenere il 6,9% circa del capitale sociale della banca”, scrive Chiomenti in una nota ufficiale.
Sembrerebbe dunque ora più vicina l’integrazione con Bper Banca, che innescherebbe una reazione a catena liberando Banco Bpm in vista di una fusione con Mps e Unicredit. La mossa, in definitiva, potrebbe condurre a un nuovo assetto “a tre” del sistema bancario italiano: Intesa Sanpaolo con Ubi Banca, Unicredit con Bpm e Mps, e Bper con Banca popolare Sondrio. “Non siamo sorpresi viste le recenti dichiarazioni di Carlo Cimbri (amministratore delegato e group ceo di Unipol Gruppo, ndr) sul fatto che Sondrio sia un partner naturale per Bper e crediamo che una fusione tra le due banche potrebbe aumentare il valore combinato di circa il 25%”, evidenzia Intesa Sanpaolo in un’analisi.