Intesa e Ubi, settimana ardente
Quella appena iniziata è una settimana incandescente per le banche e i dati macroeconomici in arrivo. Sul fronte italico, si abbassa la marea intorno alla vicenda dell’ops Intesa-Ubi. È atteso infatti per la prima metà di questa settimana il via libera di Consob alla pubblicazione del documento di offerta. Si tratta di un passo essenziale per l’iter ufficiale dell’offerta pubblica di scambio della banca guidata da Carlo Messina a Ubi. Per fine luglio è invece atteso il semaforo verde dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Ca’ de Sass ha poi ricevuto anche l’autorizzazione preventiva dell’autorità lussemburghese Commission de surveillance du secteur financier all’acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo in Pramerica Management Company.
Bce fra ammonimenti e azioni concrete di supporto alla crisi
Lunedì è stato però anche il giorno del vicepresidente della Bce Luis De Guindos. Il quale ha affermato che “la forte risposta di politica fiscale alla pandemia da parte dei governi dell’area dell’euro ha agito come una prima linea di difesa”, ma “questa risposta solleva problemi di frammentazione e aumenterà significativamente il debito pubblico”. Lo shock è stato veloce e di ampiezza globale. E le misure politiche hanno “contribuito a impedire che una crisi sanitaria si trasformasse in una crisi finanziaria sistemica”. Ma “i rischi a medio termine per la stabilità finanziaria sono aumentati notevolmente”. Infine, De Guindos mette in guardia dalla sostenibilità del debito pubblico nel medio termine.
Continuano a gonfie vele i programmi di acquisto di titoli pubblici europei
La Banca centrale europea però continua a supportare i governi dell’eurozona con il suo programma di acquisto di titoli pubblici. La scorsa settimana ha acquistato 2.783 miliardi di euro di bond governativi. Si tratta dei titoli comprati nel cosiddetto “Programma di acquisto del settore pubblico (Pspp)”, parte integrante del Qe di Mario Draghi. L’ammontare di titoli governativi in pancia all’istituto di Francoforte raggiunge così i 2.237,167 miliardi di euro. Anche il programma Pepp (Pandemic emergency purchase programme), direttamente legato alla pandemia, ha fatto il suo corso, con acquisti per circa 28 miliardi di euro (316 miliardi totali).
Jp Morgan: gli spread si contrarranno
Gli analisti di J.P. Morgan sono convinti che gli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce supereranno l’emissione di bond sovrani nel secondo semestre. “Le dinamiche di domanda e offerta di obbligazioni diventeranno ancora più favorevoli nella seconda metà del 2020”. Inoltre gli esperti prevedono che “il ritmo delle emissioni diminuirà in futuro, soprattutto in periferia, dopo i massicci collocamenti nella prima metà del 2020”. Mentre il ritmo delle emissioni sovrane rallenterà, gli acquisti della Bce continueranno spediti. Il che produrrà una contrazione degli spread nell’area euro.
A proposito di Qe… Venti di pace (per la Bce) dalla Germania
Poco più di un mese e mezzo fa, con improvvido tempismo, la Corte costituzionale tedesca emetteva una sentenza che era un vero e proprio atto di forza contro il programma di acquisto di titoli pubblici voluto da Mario Draghi. Lunedì 22 giugno segna però un avvicendamento distensivo nei confronti della Bce al vertice dell’alta corte tedesca. A nove giorni dall’inizio della presidenza tedesca del semestre europeo, una nuova giudice entra a fare parte dell’alta corte di Karlsruhe. Si tratta dell’europeista Astrid Wallrabenstein, in quota Verdi. e sostenitrice del disgelo con la Corte europea di giustizia in merito all’operazioni compiute dalla Bce. La Wallrabenstein prende il posto del presidente Andreas Vosskuhle. Alla poltrona della presidenza sale però Stephan Harbarth.
Non solo Ubi e Intesa nella “settimana di fuoco”: Fondo monetario, Fed, resoconti Bce, Pmi, Ifo
La settimana appena iniziata è anche quella dell’atteso World Economic Outlook 2020 del Fondo monetario internazionale, in uscita il 24 giugno. Gli operatori attendono però per la stessa giornata anche i discorsi di due membri della Fed. Il giorno successivo (25 giugno) invece parlerà un componente del board Bce, Schnabel. Sullo sfondo la tensione non sopita per il timore di nuovi contagi da coronavirus. Gli impatti sul lavoro verranno analizzati sempre giovedì in un seminario dell’Ue.
Per l’Eurozona, martedì è il giorno del Pmi manifatturiero e servizi. Mercoledì invece è il turno dell’Ifo della fiducia degli imprenditori, che gli analisti stimano entrambi in crescita a giugno. Mercoledì è anche il giorno dell’indice del mercato dei mutui e dei prezzi delle case Usa. Giovedì arriveranno i numeri del pil dell’inflazione Usa, più il saldo della bilancia commerciale italiana non Ue. Venerdì infine arriverà il dato del deficit italiano per il primo trimestre.