“L’azione della Bce e la ritrovata stabilità della situazione politica in Italia hanno fatto miracoli per il rischio creditizio italiano”
Secondo Nordea Asset Management, una parte consistente del risparmio degli italiani risparmio probabilmente si convertirà in strumenti a reddito fisso, simbolo per eccellenza di rendimento e sicurezza
Ritenete ancora credibile un rischio di credito per l’Italia? Lo spread è ai minimi e alla il Paese ha sempre dimostrato di saper far fronte alle situazioni critiche.
“L’azione della Bce e la ritrovata stabilità della situazione politica in Italia hanno fatto miracoli per il rischio creditizio italiano. Ma ciò che conta ancora di più è che tale riduzione del rischio di credito aiuterà l’economia a riprendersi in pochi trimestri, migliorando ulteriormente lo scenario”.
Gli Italiani si confermano popolo di grandi risparmiatori. Lo dimostra il fatto che “in rapporto al Pil il saldo di conto corrente si è collocato al 2,6%”.
Quali le sfide per il wealth management di un popolo così prudente nel risparmio? Cosa, al di là del reddito fisso?
“Da tempo vediamo valore nei covered bond italiani ed europei, con una maturity nel range 5-7 anni. Sono titoli ultra-sicuri e beneficeranno della riduzione del rischio di credito, garantendo al contempo protezione all’interno di un portafoglio più ampio. I covered bond sono obbligazioni emesse dalle banche basate su crediti della pubblica amministrazione o mutui di alta qualità per liberare i loro bilanci, e sono strettamente regolamentate”.
La ricchezza degli italiani viene dal reddito fisso Btp
Secondo Sébastien Galy, una parte consistente del risparmio degli italiani risparmio verrà probabilmente convertita in strumenti a reddito fisso, tradizionalmente rappresentanti di rendimento e sicurezza. Aggiungendo a ciò il sostegno della Bce, si avrà un ampio carry trade sulla curva dei Btp. La preferenza per il reddito fisso si esprime inoltre tramite investimenti in covered bond o titoli di credito italiani. Un ulteriore progressivo appiattimento della curva dei titoli sovrani e una connessa ripresa economica si tradurranno in una riduzione del rischio di credito. Tale situazione favorirà gli istituti finanziari e il loro debito accrescendo l’interesse degli investitori nei confronti del Bel Paese.