Paolo Dal Pino: “Abbiamo inventato un modello di business, ci abbiamo creduto tutti insieme e siamo arrivati a fare qualcosa di unico in un contesto molto complicato”
Ai fondi dovrebbe spettare il 50% della rappresentanza nel Cda, oltre all’amministratore delegato, la cui nomina potrebbe ricadere su Javier Tebas Medrano, Richard Scudamore e Tom Mockridge
È arrivata al fotofinish, al margine di un incontro tra i rappresentanti dei club nel cuore della capitale, l’approvazione all’unanimità dell’offerta economico-finanziaria della cordata composta da Cvc Capital Partners, Advent International e Fsi. Stando a quanto rivelato dal presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, i fondi di private equity hanno dispiegato sul campo 1,7 miliardi per il 10% della media company che gestirà i diritti televisivi della massima serie. Una notizia che fa ben sperare per il calcio tricolore, mentre i bilanci delle società continuano a essere stressati dal calo delle entrate e del fatturato legato all’emergenza epidemiologica.
“Abbiamo inventato un modello di business, ci abbiamo creduto tutti insieme e siamo arrivati a fare qualcosa di unico, in un contesto molto complicato”, ha commentato Dal Pino, sottolineando tuttavia la momentanea assenza di un impegno vincolante. La conclusione, infatti, è attesa nelle prossime settimane e sarà necessario definire anche la governance e la distribuzione delle risorse.
Secondo alcune indiscrezioni, ai fondi dovrebbe spettare il 50% della rappresentanza nel Cda oltre all’amministratore delegato, la cui nomina potrebbe ricadere su Javier Tebas Medrano, presidente della Liga nacional de fútbol profesional, Richard Scudamore, ex presidente esecutivo della Premier league inglese, e Tom Mockridge, ex amministratore delegato di Sky Italia.
Solo nella notte di trattative antecedente alla riunione dei rappresentati dei club, l’offerta definitiva dei fondi di
private equity è salita di 50 milioni. La proposta iniziale della cordata che, stando a quanto rivelato da Il Sole 24 ore, è stata assistita da Rothschild, Credit Suisse, Barclays, Vitale, lo studio Gattai Minoli Agostinelli, BonelliErede, Facchini Rossi Michelutti e Ey, era inizialmente di 1 miliardo e 650 milioni.
Inoltre, precisa il quotidiano economico-finanziario, sul piatto dell’operazione risulta anche “una linea di credito per 1,2 miliardi di euro al 3% su base annua messa a disposizione dai fondi, negoziata con Goldman Sachs, e a vantaggio dei club” e “la dote potrà essere restituita in 20 anni”. Intanto, la firma del contratto potrebbe giungere nel mese di dicembre o all’inizio del prossimo anno.
Paolo Dal Pino: “Abbiamo inventato un modello di business, ci abbiamo creduto tutti insieme e siamo arrivati a fare qualcosa di unico in un contesto molto complicato”Ai fondi dovrebbe spettare il 50% della rappresentanza nel Cda, oltre all’amministratore delegato, la cui nomina potrebbe ricadere su …