Esiste una
correlazione diretta tra buona governance e performance delle imprese. Lo
rileva l’Osservatorio di Banca Generali con Sda Bocconi (vedi grafico in
pagina). Ed è la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, della crucialità della
pianificazione, non solo finanziaria, per la sostenibilità dei patrimoni
complessi. Lo sa bene Banca Generali che dal 2015 ha inaugurato, in maniera
pioneristica, un approccio olistico e digitale al wealth management. Al centro
c’è la piattaforma Bg Personal Advisory, con i diversi moduli (immobiliare,
corporate, art advisory, passaggio generazionale) che vengono attivati a
seconda della tipologia e delle esigenze del cliente. “È un vero e proprio hub,
a cui fa capo anche un’ecosistema di partner che rende amplissima la gamma di
servizi – sintetizza Franco Dentella, il responsabile del wealth management
di Banca Generali – e dal 2015 copriamo tutto lo spettro del patrimonio. Il
tema corporate è di grande attualità, abbiamo ulteriormente arricchito la rete
di partnership, in un’ottica di architettura aperta cercando la miglior
soluzione per l’imprenditore che è uno dei nostri target chiave”. Negli ultimi
due anni e mezzo tra pandemia e guerra è diventato evidente che si debba lavorare
non solo in logica tattica e dal fronte degli imprenditori c’è sempre maggior
consapevolezza al riguardo.
I lasciti della pandemia
“La complessità del contesto con le
problematiche impreviste che le persone si sono trovate ad affrontare ha
indotto i clienti a fare ragionamenti di medio lungo termine e questo è un
lascito importante che va coltivato – dice Dentella – ritengo che l’attenzione resterà
in modo strutturale, perché proprio nella percezione della vita è diventato
chiaro che la pianificazione strategica è motore della sostenibilità delle
aziende nel tempo”.
E dunque, Banca
Generali rileva una sempre maggior richiesta di supporto per la crescita delle
imprese. “Supporto per accedere agli strumenti di finanza agevolata del Pnrr –
dice Dentella – ma anche a capitale di terzi che può essere molto importante
per supportare lo sviluppo”. E c’è anche una valutazione più attenta al tema
generazionale. “Alcuni
imprenditori stanno valutando l’aspetto di discontinuità che diventa passaggio
di testimone nell’ambito familiare o a terzi . Il tema dell’M&A è infatti un
altro tema caldo che corrisponde a un cambiamento di profilo nell’azionariato
familiare”.
La tecnologia come fulcro del processo
La tecnologia è
un elemento cruciale di tutto il processo. “La tecnologia crea per noi e per il
consulente che ha la relazione fiduciaria con l’imprenditore la base di analisi
evoluta delle aziende di riferimento. Intelligenza artificiale e machine
learning trasformano in informazioni i dati contenuti nei bilanci, nelle note
integrative e sul web. Valutiamo in modo approfondito grandi numeri con molta
efficienza e in maniera automatica e si libera il tempo per fare la cosa che
per noi è più importante, ovvero analizzare bisogni e aspettative del cliente”.
A fine 2021 questo genere di analisi, iniziato con l’immobiliare, è stato
esteso anche alla parte corporate. “Dal 2015 abbiamo l’analisi dei big data
sulla parte immobiliare – dice Dentella – la piattaforma fa l’analisi del
patrimonio immobiliare, producendo anche stime di potenziale della messa a
reddito degli immobili, con una logica di affitto sia tradizionale sia a breve
termine. Abbiamo un
ecosistema di partner, ed essendo partiti molto presto abbiamo verificato le
caratteristiche delle partnership e siamo in grado di cercare la migliore
soluzione e il miglior partner a seconda delle caratteristiche e delle
specifiche esigenze del cliente che è un fattore fondamentale, un importante
valore aggiunto”.
E il prossimo
passo sarà lo sviluppo della stessa logica nel campo dei passion investment, “abbiamo lavorato per
aiutare i clienti alla catalogazione delle collezioni e partiremo a breve con l’opportunità
di copertura assicurativa con Generali-Arte”, conclude Dentella.