Nei primi sei mesi 2020, gli scambi in Italia sono calati del 29,2%. In particolare, la Lombardia ha perso il 25%, Milano ha fatto -16,1% e Roma -13,5%
I prezzi ora sono fermi, ma in sede di trattativa gli acquirenti hanno sconti sostenuti, fino al 10%, per le abitazioni usate da ristrutturare
Lo ha detto Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, presentando il 28° Forum “Après le déluge” che si terrà a S. Margherita Ligure l’11 e il 12 settembre, e spiegando che gli affitti rimangono stabili e aumenta l’offerta di appartamenti per periodi medio lunghi a causa della flessione del mercato “short rent”.
“Una bella opportunità per Milano dal momento che all’interno dell’ambito della circonvallazione spazio non ce n’è più e che le operazioni che si possono fare sono poche e molto costose perché si tratta di riqualificazione di immobili che di per sé hanno già un valore patrimoniale molto elevato. Quindi vuol dire lavorare su livelli molto alti – ha aggiunto dal canto suo il direttore generale Francesca Zirnstein, che ha poi precisato che di contro, tutte quelle operazioni nell’aria considerata periferica stanno funzionando molto bene, ancor più delle loro previsioni
Ma cos’è successo nel mercato residenziale nel primo semestre di quest’anno? “La mia sensazione è che poteva andare peggio. In realtà, gli scambi nei primi sei mesi di quest’anno sono calati del 29,2%, il che significa che praticamente il mercato si è ridotto di un terzo rispetto a un anno fa, ma visto le avvisaglia che avevamo ad aprile, con l’apertura di maggio, il mercato si è rimesso in moto e giugno è stato un mese positivo, così come era stato gennaio e in parte febbraio – ha detto Breglia – Bisogna tenere presente che per due mesi e mezzo non c’è stato proprio mercato”.
Il nostro Paese non si è mosso tutto uguale. “Se l’Italia ha perso il 29%, la Lombardia ha perso il 25%, Milano ha fatto -16,1% e Roma -13,5%. Questo perché i ritmi di Milano e della Lombardia erano molto elevati lo scorso anno e quindi il differenziale è maggiore rispetto a Roma, dove il mercato andava benino, ma non era eccezionale per cui c’è stata una ripresa anche se i numeri sono rimasti abbastanza piccoli”.
Ovviamente la situazione resta complessa. Sul fronte dei prezzi medi, che erano previsti in lieve ripresa, questi ora sono fermi ma in sede di trattativa gli acquirenti hanno sconti sostenuti, fino al 10%, per le abitazioni usate da ristrutturare. Mentre il mercato romano ha ripreso un ritmo quasi normale, a Milano, sul fronte delle abitazioni usate, c’è ancora molta lentezza nelle trattative. Nel capoluogo lombardo, va meglio il mercato del nuovo che ha ripreso con un ritmo sostenuto, tornato ai ritmi pre Covid-19. Per Breglia, in ogni caso, c’è stata una ripresa del mercato molto forte, soprattutto per il mercato del nuovo di Milano, Roma, Torino (Bologna purtroppo non ha nuovo). Anche Genova, le poche case nuove che ha stanno andando molto bene. “Dove c’è il prodotto nuovo, questo funziona e si vende a una velocità doppia rispetto al prodotto usato”, ha concluso il presidente di Scenari Immobiliari.