Report Kpmg sul mercato M&A italiano: nel primo trimestre 2021 chiuse 232 operazioni per un controvalore di 26,4 miliardi di euro (erano 239 per 10,1 miliardi nello stesso periodo del 2020)
A trainare la crescita del mercato sono stati i grandi deal: circa il 94% del controvalore totale (pari a 24,9 miliardi) si è infatti concentrato nelle prime dieci operazioni
Resta debole l’interesse degli investitori esteri nelle società italiane, mentre si registra una importante attività da parte delle società italiane sia sul territorio nazionale che internazionale
Il mercato dell’M&A italiano dà segnali di ripresa. Nel primo trimestre 2021, nonostante un calo nel numero di operazioni (232 contro le 239 dei primi tre mesi del 2020), il controvalore complessivo si è attestato a 26,4 miliardi di euro, più del doppio rispetto ai 10,1 miliardi registrati primo trimestre dello scorso anno. A trainare questa crescita sono stati i grandi deal: circa il 94% del controvalore totale (pari a 24,9 miliardi) si è infatti concentrato nelle prime dieci operazioni. Sono alcuni dei dati emersi da un nuovo report a cura di Kpmg.
Stellantis regina del mercato
Come evidenziato dall’analisi, a fare la parte del leone (con circa il 74% del controvalore totale) è stato l’apporto della finalizzazione dell’operazione di fusione tra Fca e Psa Peugeot-Citroen (pari a 19,6 miliardi di euro). Deal che ha dato vita a “Stellantis”, il quarto maggior produttore di auto al mondo. Grazie a questa operazione, il settore industriale si classifica al primo posto in termini controvalore dei deal (19,8 miliardi) con un totale di 44 operazioni. Seguono i servizi finanziari (2,2 miliardi, 31 operazioni) e il mercato consumer (2,1 miliardi, 40 operazioni)
La pipeline di quest’anno
In riferimento alle principali operazioni annunciate e previste in chiusura entro l’anno, la pipeline è piuttosto ricca e supera i 60 miliardi di controvalore. Nella top 3 delle operazioni attese troviamo, nel paytech, l’integrazione tra Sia, Nets e Nexi (10,5 miliardi di euro), nelle tlc, l’acquisizione di circa 24.600 torri sul territorio europeo di CK Hutchison da parte di Cellnex (operazione valutata complessivamente 10 miliardi di euro) e, infine, il possibile ingresso nel capitale di Autostrade per l’Italia da parte di Cdp, Blackstone e Macquarie (9,7 miliardi di euro).
Il 2021 per i servizi finanziari
Per quel che riguarda più specificatamente il
settore dei sevizi finanziari, gli esperti Kpmg segnalano:
- “Nel banking, dopo l’Opa conclusa con successo da parte di Banca Intesa verso Ubi e l’annuncio dell’offerta di Credit Agricole su Creval, si preannuncia il possibile approdo di Mps in Unicredit e, si parla di un ‘matrimonio’ fra Bper e Banco BPM”.
- “Nel bancassurance Aviva plc ha finalizzato la vendita della sua quota dell’80% nella jv, Aviva Vita S.p.A., al partner Ubi Banca; Intesa Sanpaolo Vita ha siglato un MoU (memorandum d’intesa, ndr) con Bnp Paribas per l’acquisto di Cargeas; Generali ha siglato un accordo per l’acquisizione di Axa Insurance S.A. in Grecia”.
- “Nel settore payments si concluderà la trasformazione strategica di Nexi, che prevede l’integrazione di Nexi e Nets, attraverso una fusione, e, nel corso del 3° trimestre, la finalizzazione dell’accordo di business combination di SIA in Nexi, da realizzarsi tramite la fusione per incorporazione di Sia in Nexi”.
- “Nel fintech, l’innovazione è destinata a supportare sempre di più il banking tradizionale e il settore si consolida con accordi e acquisizioni (Cedacri, Cerved, List)”.
Ancora pochi investitori esteri
Stando allo studio, le aziende del Bel Paese ha ancora difficoltà ad attrarre capitali esteri. Rispetto al primo trimestre dello scorso anno, gli investimenti esteri in società italiane hanno infatti evidenziato un forte rallentamento in termini di controvalore (0,4 vs 1,1 miliardi). Inoltre, più del 50% del controvalore totale delle operazioni cross border-in è rappresentato dalla cessione del 20% di Illycaffè da parte della famiglia al Fondo di private equity americano Rhone Capital LLC. “Confidiamo che il nuovo Governo guidato da Mario Draghi possa rappresentare un indicatore di stabilità per gli investitori internazionali e che tornino ad investire capitali sulle aziende italiane. L’attrazione dei capitali privati esteri è un tema strategico per alimentare la delicata fase di ripresa della nostra economia” ha commentato
Max Fiani, partner Kpmg Corporate Finance. Al contrario, evidenzia il report, nel primo trimestre, si registra una importante attività da parte delle società italiane sia sul territorio nazionale che internazionale. Nove tra le prime dieci operazioni registrate sono state svolte da bidder (società acquirenti,
ndr) nazionali. Il controvalore delle operazioni domestiche si è attestato a quota 5,2 miliardi (circa quattro volte quello del 2020) nonostante il numero delle operazioni registrate sia in linea con lo stesso periodo dello scorso anno (124 vs 128). Infine, il controvalore delle operaioni finalizzate da società italiane all’estero si è attestato a 20,8 miliardi di euro in 45 operazioni (vs 7,7 miliardi in 48 operazioni nei primi tre mesi 2020).
“Il 2021 beneficia sicuramente dei ritardi e delle difficoltà riscontrate nel 2020 a seguito della pandemia. C’è un effetto trascinamento che sta portando alla finalizzazione di importanti operazioni nei primi mesi dell’anno. Si prospettano comunque mesi interessanti. La speranza è di veder tornare il mercato italiano su controvalori più coerenti con il peso della nostra economia” ha concluso Fiani.
Report Kpmg sul mercato M&A italiano: nel primo trimestre 2021 chiuse 232 operazioni per un controvalore di 26,4 miliardi di euro (erano 239 per 10,1 miliardi nello stesso periodo del 2020)A trainare la crescita del mercato sono stati i grandi deal: circa il 94% del controvalore totale (pari a 2…