Mario Draghi, ex governatore della Bce, ha accettato l’incarico conferitogli dal Presidente della Repubblica di formare un nuovo governo
Per il Ftse Mib (che ha chiuso mercoledì al +2,10%) l’elezione di Draghi apre nuove prospettive al rialzo. Nello scenario più positivo l’indice potrebbe arrivare fino ai 35 mila punti
Comprare l’indice è la strategia d’investimento migliore, mentre controllate del Mef e società che traggono beneficio dalla riduzione dello spread saranno i titoli più avvantaggiati
Mario Draghi: un nome che porta fiducia
I mercati non sono insensibili, come alcuni sostengono, né all’economia né tantomeno alla politica. La reazione di Piazza Affari alla salita al colle di Mario Draghi ne è una riprova, con il Ftse Mib che ha raggiunto a inizio giornata il 3% per poi chiudere al +2,10%. Per Nicolò Nunziata, strategist di Marzotto Investment House, è chiaramente un segnale di speranza e fiducia. “Il nome di Draghi è un nome fuori dal gioco politico e al contempo riconosciuto a livello internazionale. C’è una concreta possibilità di rilanciare il Paese, tramite una migliore gestione delle risorse del Recovery Fund” afferma Nunziata che spiega che proprio sulla credibilità a livello internazionale di Draghi si sono registrati e si registreranno i futuri rialzi della Borsa Italiana, storicamente una delle peggiori a livello mondiale. “L’Indice Ftse Mib è uno degli indici più shortati e contemporaneamente uno dei meno investiti a livello internazionale. Gli strategist che hanno a benchmark una quota italiana generalmente la sottopesano” continua Nunziata che sottolinea che il Ftse Mib dalla sua costituzione (1998) è l’unico indice ad avere registrato una performance negativa.
Dove investire? Sul Ftse Mib
Con Draghi alla presidenza del consiglio gli investitori potrebbero tornare ad investire in Italia. “Noi come Marzotto Investment House siamo molto positivi per quanto riguarda l’azionario italiano in caso di elezione di Draghi, il cui governo potrebbe essere un vero e proprio game-changer per Piazza Affari: molti investitori chiuderebbero le loro posizioni short ed altrettanti gestori inizierebbero a sovrapesare l’Italia nei portafogli” spiega Nunziata che afferma che nello scenario più positivo il Ftse Mib potrebbe salire fino a 35 mila punti. “In questo contesto la strategia d’investimento migliore è quella di investire direttamente sull’indice. Il beneficio per i mercati sarà infatti generale e non specifico a qualche settore, con le partecipazioni statali, i titoli del Ftse Aim e le small-mid cap che potrebbero essere leggermente più favorite”. Dello stesso avviso anche Equita che però si sbilancia: “in una prima fase suggeriamo di puntare su titoli liquidi (del Ftse Mib) che traggono vantaggio dalla riduzione dello spread, dall’implementazione degli investimenti legati al Recovery Fund e/o dalla riduzione dello ‘sconto Italia’: Buzzi Unicem, Intesa, Mediobanca, Mediolanum, Stellantis, per citarne alcuni”.