I megatrend sono cambiamenti strutturali di natura economica, sociale e tecnologica che lentamente ma inesorabilmente rimodellano la vita quotidiana di tutti, modificando i bisogni e le esigenze di ciascuno
Per i risparmiatori diventa cruciale non farsi influenzare eccessivamente dal rumore di breve termine
I megatrend sono cambiamenti strutturali di natura economica, sociale e tecnologica che lentamente ma inesorabilmente rimodellano la vita quotidiana di tutti, modificando i bisogni e le esigenze di ciascuno. Le aziende che sono in grado di innovare servizi e prodotti in modo da assecondare questa domanda emergente sono destinate a crescere a un ritmo più elevato rispetto al resto del mercato.
Una cosa è certa: il coronavirus ha avuto un impatto dirompente sui mercati finanziari: le Borse hanno subito il crollo più repentino della storia mentre il VIX – il cosiddetto indice della paura – si è spinto sui massimi storici, oltre 82.
“La causa è legata allo shock sincrono di domanda (consumi) e offerta (produzione) che la rapida diffusione del virus e le conseguenti misure di distanziamento sociale hanno prodotto. Se si considera che la crisi si è poi estesa anche al mercato del petrolio, risulta evidente perché l’impatto economico del lockdown è diventato veramente senza precedenti: secondo le stime del Fondo monetario internazionale, l’economia globale dovrebbe subire una contrazione del -3% circa nel 2020”, ha spiegato l’esperto.
Dall’altra parte, le “potenti” risposte delle banche centrali e dei governi di tutto il mondo fanno propendere per una ripresa consistente, seppur graduale, dell’attività economica possa essere consistente, per quanto graduale.
“Anche i mercati finanziari sembrano aver metabolizzato l’eventualità di avere una recessione violenta e rapida come non ne abbiamo mai sperimentate in passato, purché poi il rimbalzo economico sia altrettanto perentorio. A spaventare, più dell’entità della discesa, è infatti il rischio che la recessione si protragga eccessivamente nel tempo, oltre il secondo trimestre di quest’anno, e che un eventuale fallimento dell’esperimento della Fase2 e una seconda ondata di pandemia facciano assumere all’andamento dell’economia, invece della famosa forma a “V”, una dinamica più smussata, a “U”, in grado di produrre danni permanenti all’economia e agli utili aziendali”, ha puntualizzato Paschetta.
Come muoversi dal punto di vista degli investimenti?
“Per i risparmiatori diventa cruciale non farsi influenzare eccessivamente dal rumore di breve termine. Guidati dai movimenti di mercato di breve termine, gli investitori rischiano infatti di prendere decisioni non coerenti con gli obiettivi che si erano prefissati in fase di pianificazione finanziaria. Episodi di elevata volatilità come quello osservato nei mesi della crisi legata al Coronavirus possono indurre ad assumere decisioni di investimento dettate dall’emotività, un fattore in grado di distruggere facilmente valore nell’ambito degli investimenti e di impedire di cogliere quanto di positivo i mercati finanziari sono in grado di offrire”, ha spiegato l’esperto che ritiene che una strategia che ha come focus i megatrend consente di sterilizzare il portafoglio da questi bias comportamentali, rendendolo redditizio nel lungo periodo, superando senza grossi danni le turbolenze generate dalla volatilità di breve termine. Per loro natura, infatti, gli investimenti tematici nei megatrend sono orientati al lungo termine, in quanto questi cambiamenti impiegano molti anni per produrre i propri effetti su società ed economia e ci proiettano quindi nelle nostre vite future.
Tutto questo (sanità, digitalizzazione e sicurezza informatica) verrà sviluppato all’interno di un podcast che sarà online nei prossimi giorni a questo link e affronterà proprio la tematica dei megatrend come strategia di investimento per cavalcare le dinamiche globali di cambiamento di cui stiamo assistendo oggigiorno.