C’è un nuovo fervore che anima la Francia dell’arte. L’impulso arriva da un grande evento internazionale e da aggiudicazioni milionarie in asta. Il risultato è la leadership in Europa e il consolidamento della quarta posizione mondiale nel mercato dell’arte.
Partiamo dall’evento internazionale. Si terrà dal 20 al 23 ottobre la prima edizione di “Paris+ par Art Basel”, una nuova fiera di arte moderna e contemporanea che rafforza ulteriormente la posizione di Parigi come epicentro culturale mondiale. Provenienti da 30 paesi e territori, i 156 espositori si riuniranno nel Grand Palais Éphémère e nella sua estensione sul Champ de Mars divisi tra 140 gallerie leader e 16 gallerie emergenti, ciascuna con una presentazione personale.
La fiera prevede un ampio programma di collaborazioni con le istituzioni culturali della città con opere accessibili al pubblico in ambienti emblematici come il Jardin des Tuileries, Place Vendôme, il Musée national Eugène-Delacroix e la Chapelle des Petits-Augustins des Beaux-Arts de Paris. Forte il dialogo anche con il mondo del design, della moda, del cinema e della musica che permeerà la città.
L’evento, per il quale Art Basel si è aggiudicata sette anni di contratto, va a sostituire lo storico appuntamento con FIAC conferendo alla fiera dell’arte una connotazione più internazionale e un modello di successo forte di cinquant’anni di storia. La sede di Parigi si aggiunge a quelle di Basilea, Miami Beach, Hong Kong nel calendario di Art Basel.
Passando al mercato dell’arte, si è registrata in Francia nei primi sei mesi del 2022 una tendenza al rialzo già osservata lo scorso anno. Ricordiamo che nel 2021 per la prima volta è stata superata la soglia del miliardo di dollari di fatturato per le transazioni relative alle opere d’arte.
Secondo i dati contenuti nel report “The French art market” di Artprice, tra gennaio e maggio 2022 il mercato delle aste di opere d’arte è passato da 271 milioni a 339 milioni di dollari, trainato dalle eccezionali performance di Christie’s e Sotheby’s che a Parigi hanno conseguito importanti risultati.
Da gennaio, Christie’s France ha già generato 197 milioni di dollari e sembra destinata a raggiungere un nuovo record annuale entro la fine dell’anno. Guardano alle singole aggiudicazioni è da segnalare la vendita a Parigi della collezione Hubert de Givenchy da parte di Christie’s che ha realizzato 114 milioni di euro, superando notevolmente le previsioni. Il lotto più significativo tra quelli aggiudicati è stato la rara scultura surrealista Femme qui marche di Alberto Giacometti battuta per 27 milioni di euro. Miglior risultato d’asta d’arte in Francia dall’inizio dell’anno ma anche sesto miglior risultato mai ottenuto per un’opera d’arte sul mercato dell’arte francese.
Oltre alla scultura di Giacometti il primo semestre dell’anno ha inoltre registrato altre due importanti aggiudicazioni. In particolare, si tratta del dipinto Le panier de fraises des bois (cesto di fragoline di bosco) di Jean-Baptiste Siméon Chardin battuta a marzo per 26,8 milioni di dollari e di un raro e storico studio di nudo di Michelangelo aggiudicato a maggio per 24,3 milioni di dollari. L’opera di Chardin è stata successivamente alla vendita dichiarata “tesoro nazionale francese” dal ministero competente e ne è stata bloccata l’esportazione a favore dell’acquirente americano.
Le tre aggiudicazioni rientrano così tra i dieci migliori risultati nella storia del mercato dell’arte francese e testimoniano il recente salto di livello del settore a Parigi capace oggi di attirare anche capolavori che prima venivano dirottati nelle altre piazze più importanti di Londra e New York o di Hong Kong.