Milano perde il 3% con il Ftse Mib sotto i 19 mila punti. Parigi lascia il 2,63%, Londra il 3,07%, Francoforte il 2,85%, Madrid il 3,19%.
La presidente Bce ha parlato di “ripresa economica molto incerta”, nonostante “i dati in arrivo suggeriscano che assisteremo a un forte rimbalzo durante il terzo trimestre”
Secondo indiscrezioni di stampa Francoforte potrebbe nel prossimo meeting allungare il piano pandemico (Pepp) così come di estendere la sua flessibilità anche ai precedenti programmi (App)
Lagarde sottolinea che negli ultimi mesi la Banca centrale europea “non è stata l’unico giocatore in campo”, riconoscendo alle altre istituzioni europee e nazionali un ruolo chiave e sinergico: “Le nostre misure sono state integrate da risposte fiscali energiche a livello sia nazionale che europeo”
La Bce si dichiara pronta ad agire sull’euro, adeguando “tutti i suoi strumenti, per assicurare la convergenza dell’inflazione verso il suo obiettivo”. A differenza dell’ultima conferenza stampa, Christine Lagarde cita direttamente l’ingombrante forza dell’euro, espressa dal tasso di cambio i cui sviluppi posso influire sulle “prospettive di inflazione nel medio termine”. Il vice presidente della Bce, Luis De Guindos ha puntualizzato però che la banca non guarda a un tasso di cambio obiettivo: sarebbe “suicida” addentrarsi in una guerra valutaria.
Il Consiglio direttivo della Bce resta fedele al suo mandato di garantire la stabilità dei prezzi, adeguando tutti i suoi strumenti, se necessario, per garantire che l’inflazione si avvicini al suo obiettivo in modo sostenuto, in linea con il suo impegno per la simmetria”. A tal proposito, sono emerse indiscrezioni di stampa (FT) secondo cui Francoforte potrebbe nel prossimo meeting allungare il piano pandemico (Pepp) così come di estendere la sua flessibilità anche ai precedenti programmi (App). Ne sono convinti per esempio gli analisti di Mps Capital Services.
Ancora una volta, Lagarde sottolinea che negli ultimi mesi la Banca centrale europea “non è stata l’unico giocatore in campo”, riconoscendo alle altre istituzioni europee e nazionali un ruolo chiave e sinergico: “Le nostre misure sono state integrate da risposte fiscali energiche a livello sia nazionale che europeo”. Un fattore di fondamentale importanza “per alleviare l’impatto della pandemia sul mercato del lavoro e sui prestiti delle banche”. Sostegno che la governatrice ritiene ancora necessario “se la ripresa deve continuare e rafforzarsi”. Parole decise e coerenti, ma impotenti davanti all’imperversare della crisi sanitaria ovunque in Europa e non solo.
Deciso tonfo per i petroliferi (-3,8%), in particolare per Eni (-5,9%), Total (-4,4%) e Aker (-4,2%), mentre il petrolio cala in modo deciso (wti -4,7% verso sera) a 38,1 dollari al barile. Sul fronte dell’ex oro nero si registra un aumento della produzione in Libia e un terzo uragano in arrivo nel Golfo del Messico che rischia invece un blocco dell’estrazione. Pesanti i riflessi dei timori degli operatori anche sul comparto auto, da Renault (-7,7%) a Volkswagen (-5,9%). Tra i camion trema la “Tesla” del settore, Nikola (-18% a Wall Street a mercati ancora aperti). -5,9% per Gm a Wall Street), con Cnh a -8% a Milano. Resistono i beni di prima necessità e qualche titolo tra i farmaceutici, come Diasorin (+1,1%), Getinge (+1,3%) e BioMerieux (+1,7%).
La presidente Bce però non ha dubbi. “Se vengono intraprese le azioni giuste ora, questa crisi può essere un’opportunità per noi per creare le condizioni per una crescita più inclusiva, più verde e più digitale. Per tornare alle parole di Jean Monnet – ha aggiunto – questa crisi può essere un’opportunità per l’Europa di fare un passo verso le forme di organizzazione del mondo di domani”.