Quanto è grande il mercato dei Bond sostenibili?
Secondo i dati Refinitiv, le emissioni di prodotti obbligazionari sostenibili hanno toccato nel 2021 il totale di 859 miliardi di dollari, il più alto valore mai raggiunto, specie se confrontato con i già soddisfacenti 534,3 miliardi di dollari raccolti nel 2020.
I soli green bond, legati a progetti ambientali, hanno registrato l’emissione più alta, pari a $481,8 miliardi, seguiti da social bond ($191,8 miliardi) e sustainability bond ($177,2 miliardi).
Una crescita sostenuta, che si accompagna alla crescente diversificazione del mercato green, che vanta oggi al proprio interno quattro definite categorie di investimento. A pesare per la maggior parte, riportano le analisi di Candriam sui dati Bloomerg del dicembre 2021, sono gli strumenti definiti green bond, obbligazioni verdi che rappresentano oggi il 60% del mercato dei bond sostenibili e che rispondono a standard globali di certificazione, coordinati dal consorzio globale della Climate Bond Initiative. Al secondo posto vi sono i cosiddetti Social Bond, con un peso del 18%, che impiegano i proventi da investimento esclusivamente per finanziare o rifinanziare nuovi o preesistenti progetti in ambito sociale (accesso alle infrastrutture di base, ai servizi essenziali, ad abitazioni economiche, ad una occupazione, all’igiene alimentare), con l’obiettivo di ottenere progresso e rafforzamento socioeconomico. Un 15% del mercato investe oggi nei Sustainability Bond, che combinano obiettivi ambientali e sociali, mentre il 7% restante spetta oggi ai Sustainability linked bond, strumenti nuovi, emessi nel 2019, i cui proventi possono essere utilizzati per scopi più ampi, legati a un’intera strategia centrata sui Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite (i 17 obiettivi di sostenibilità fissati dall’Agenda 2030), con target misurabili di anno in anno.
Analisi del progetto e dell’emittente
La mobilitazione verso forme di investimento più verdi ha coinvolto nei recenti anni governi, imprese e banche centrali, contribuendo positivamente a ravvivare la sensibilità degli investitori al tema. A differenza delle strategie più diffuse incentrate sui green bond, spiegano a proposito Céline Deroux, Senior fixed income strategist, e Philippe Dehoux, Head of global bonds, l’approccio di Candriam analizza la bontà di un investimento sotto una duplice luce: la sostenibilità del progetto in sé e quella dell’emittente.
Il comparto Candriam Sustainable Bond Impact, facente parte della SICAV Candriam Sustainable, come suggerisce il nome stesso, va oltre l’ordinaria divisione degli strumenti obbligazionari sostenibili di mercato, perseguendo uno stile di investimento ad impatto, capace di generare effetti misurabili. Esso mira a generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente investendo principalmente in obbligazioni i cui proventi contribuiscono a conseguire “un piano condiviso per la pace e la prosperità per le persone e il pianeta, ora e in futuro”. Il comparto può investire anche in obbligazioni emesse da società il cui obiettivo aziendale principale può produrre un impatto positivo su uno o più obiettivi delle Nazioni Unite.
Essere selettivi pensando all’impatto
La nuova strategia sostenibile, obbligazionaria e a impatto di Candriam permette agli investitori di beneficiare di un alto grado di selettività nella scelta delle aziende in cui investire. Il team di gestione adotta un approccio analitico nella valutazione dei progetti ambientali e sociali in cui investe, spaziando tra aziende quotate e non, differenti per settori e rating, in mercati sviluppati o emergenti. L’obiettivo è generare benefici positivi, trasparenti e misurabili a livello ambientale o sociale, oltre a rendimenti finanziari a lungo termine per gli investitori. Per fare ciò, Candriam, pioniere nel mondo degli investimenti Esg da oltre 25 anni, affianca gli emittenti impegnati nella transizione, valutando l’evoluzione dei progressi in ogni fase attraverso indicatori di performance chiave (KPI).
“Il mercato delle obbligazioni sostenibili offre profondità, diversificazione e opportunità. Ci aspettiamo che continui a crescere fino a diventare una classe di investimento sostanziale” commentano gli esperti. “Scegliendo strumenti con obiettivi ambientali e sociali e sostenendo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, gli investitori possono accedere in maniera più diretta all’investimento obbligazionario responsabile”.
Una strategia per obiettivi
Non è tutto. “La nostra strategia a impatto prevede che almeno il 75% delle obbligazioni sostenibili in cui investiamo finanzino specifici progetti”. I proventi derivanti da tali obbligazioni, tuttavia, non sono collegati a progetti prestabiliti, ma al raggiungimento di determinati KPI: ad esempio, un’emissione su una utility potrebbe utilizzare il parametro CO2/kwh quale KPI per misurarne la conformità con gli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi.
“Possiamo inoltre investire in obbligazioni di società la cui attività primaria contribuisce agli SDG”, come ad esempi un’azienda sanitaria le cui attività contribuiscono ad accrescere l’accesso all’assistenza sanitaria per tutti.
Consapevole del ruolo chiave giocato dalle aziende della gestione del risparmio nel processo di transizione verso un’economia più green, Candriam dona una parte delle sue entrate (fino al 10%) alle organizzazioni che sostengono progetti verdi o sociali.