Nel 2021 a maggior parte dei fondi a gestione attiva non sono riusciti a sovraperformare i propri benchmark di riferimento, eccezion fatta per l’Italia
S&P Global ha pubblicato il report SPIIVA, report bi-annuale che analizza i dati di performance dei fondi attivi rispetto ai loro rispettivi benchmark
Nell’ultimo anno risulta che il 33% dei fondi azionari italiani gestiti attivamente abbia sottoperformato l’S&P Italy BMI. La percentuale a livello globale è stata del 82%
Mentre i mercati azionari sostenevano uno dei rally borsistici più veloci di sempre, il mondo della gestione era ancora diviso in due: da una parte chi credeva di poter fare meglio del mercato stesso e chi, dall’altra, al mercato si dava senza remora. Chi ha avuto ragione nell’ultimo anno? I dati di S&P Global non lasciano spazio a dubbio: tra gestione passiva ed attiva è ancora la prima ad avere avuto la meglio. Eccezion fatta per l’Italia.
Stando agli ultimi dati rilasciati dalla società infatti la percentuale di fondi a gestione attiva che nel Bel Paese non sono riusciti a battere l’indice S&P Italy BMI si è attestata ad appena il 33%. Si tratta di un dato in controtendenza rispetto a quanto osservato a livello globale. L’82% dei fondi azionari globali denominati in euro e gestiti attivamente ha sottoperformato l’S&P Global 1200. Percentuale che si avvicina a quelle registrate nelle principali aeree geografiche. Il 75% dei fondi azionari paneuropei denominati in euro a gestione attiva ha infatti sottoperformato l’S&P Europe 350, mentre ben l’87% dei fondi azionari statunitensi denominati in euro a gestione attiva ha sottoperformato l’S&P 500. Fronte mercati emergenti la musica non cambia: il 74% dei fondi azionari dei mercati emergenti denominati in euro a gestione attiva ha sottoperformato l’S&P/IFCI.
Allargando l’orizzonte d’osservazione a cinque e a dieci anni le gestione attiva risulta essere ancora meno convincente. Anche in Italia, dove appena il 22% dei fondi attivi è riuscito a sovraperformare il benchmark. Negli Stati Uniti i tassi di insuccesso dei fondi a gestione attiva sono rispettivamente del 85% e del 95%. Percentuali che si attestano al 73% e al 83% in Europa, e al 84% e al 94% sui mercati emergenti.
Infine risulta che nel 2021, i fondi attivi che investono in azioni italiane hanno ottenuto un rendimento medio ponderato sul patrimonio dell’1,8% sopra l’S&P Italy BMI su un anno e dello 0,2% annualizzato sotto l’S&P Italy BMI considerando dieci anni.
Andrew Innes, EMEA Head of Global Research and Design di S&P Dow Jones Indices, commenta: “Nonostante la pandemia di covid, i mercati azionari europei si sono ripresi bene dall’estrema volatilità del 2020. Meno gestori di fondi europei hanno battuto il benchmark rispetto all’anno precedente, poiché presumibilmente i gestori di fondi in questa regione potrebbero aver utilizzato meglio le loro competenze durante condizioni di mercato più volatili che in un ambiente relativamente stabile”.
S&P Global ha pubblicato il report SPIIVA, report bi-annuale che analizza i dati di performance dei fondi attivi rispetto ai loro rispettivi benchmarkNell’ultimo anno risulta che il 33% dei fondi azionari italiani gestiti attivamente abbia sottoperformato l’S&P Italy BMI. La percentuale a li…
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