Mentre in Italia si è aperto ufficialmente l’anno accademico 2023/24, molti studenti universitari fuori sede sono ancora alla ricerca di un appartamento o – visti i canoni – anche solo di una stanza in affitto. La crescita dell’inflazione durante tutto il 2023 ha, infatti, portato i proprietari a chiedere canoni d’affitto più elevati.
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La domanda immobiliare
Il costo di una stanza in affitto per giovani universitari: la classifica delle città
Qual è il trend in atto nelle principali città universitarie italiane? La risposta è arrivata dall’ ufficio studi di Locare, che ha analizzato il costo di una stanza in affitto presso un privato, confrontando le piazze di: Milano, Bologna, Torino, Padova, Venezia, Roma e Bari.
- Tra le città universitarie, la piazza meno costosa per prendere in affitto una stanza è Bari, anche se – secondo Locare – il canone medio per una stanza singola affittata da privato è aumentato (rispetto alla precedente rilevazione di maggio 2023) del 2,5%, raggiungendo 318 euro di canone mensile, con punte che si aggirano attorno a 460 euro al mese.
- Affitti costanti a Padova, dove il costo medio di una stanza singola è rimasto invariato a quota 410 euro al mese, con massimi attorno a 480 euro.
- A Torino il canone medio richiesto per la stessa sistemazione in affitto nella zona universitaria è salito invece del 2,5% a 430 euro al mese, con un picco massimo che può addirittura raddoppiare e arrivare attorno a 870 euro al mese.
- Le locazioni sono più elevate se si passa ad analizzare la situazione di Bologna, dove – in media – per affittare una stanza singola da un privato ci vogliono 515 euro al mese (+1%), con massimi di oltre 540 euro al mese.
- Segue Venezia, dove trasferirsi per motivi di studio costa in media 577 euro al mese per una stanza singola, circa il 3% in più rispetto a maggio scorso (gli affitti più alti viaggiano sui 600 euro al mese)
- A Roma l’affitto di una stanza singola costa in media 610 euro al mese (+1,6%), mentre le punte di costo maggiori si aggirano sui 660 euro.
- Infine – non è una novità – al primo posto delle città più costose si colloca sempre Milano. Nella città della Madonnina, infatti, il costo di una stanza singola affittata da privato è aumentato ancora – da maggio a ora – del 3%, raggiungendo in media i 730 euro al mese, con massimi che possono superare anche gli 850 euro.
L’offerta immobiliare
I rendimenti da locazione
Dal punto di vista dei proprietari, quanto si può ottenere dall’affitto di un immobile? Detto in altre parole, quanto può rendere il mattone in questo contesto di mercato?
Secondo un’analisi di Tecnocasa (che prende in esame le locazioni a lungo termine e non stagionali), in questo periodo la possibilità di ottenere canoni di locazione continuativi induce prudenza nei proprietari, soprattutto negli ultimi tempi alla luce dell’incertezza e dei rincari dei costi energetici.
“I rendimenti annui da locazione restano comunque interessanti. Per un bilocale di 65 mq nelle grandi città italiane, il rendimento annuo lordo si attesta intorno al 5,1%”, spiegano gli esperti. Ma attenzione: le metropoli che spiccano per avere i ritorni maggiori non sono le 7 città universitarie precedentemente analizzate. In pole position si collocano, infatti, Genova con il 6,4%, Palermo con il 6,3% e Verona con il 6,2%. La prima città universitaria considerata si trova solo in quarta posizione ed è Bari, con il 5,4%, seguita poi da Torino e Napoli a parimerito (4,8%), Roma (4,7%), Bologna (4,6%), Milano (4,3%) e Firenze (3,9%).