La rendita è il contratto con il quale una parte conferisce all’altra, vitaliziato, il diritto di esigere la prestazione periodica di una somma di denaro o di una certa quantità di altre cose fungibili
La polizza di rendita vitalizia può essere immediata oppure differita
Prima di entrare nel merito della polizza a rendita
vitalizia è opportuno spendere qualche parola sul concetto di rendita vitalizia
per il nostro ordinamento.
Rendita vitalizia: di cosa si tratta?
Per testamento o per donazione o contratto può essere costituita una rendita vitalizia.
Si tratta di un contratto di natura aleatoria, attraverso cui un soggetto, detto vitaliziante, si impegna a corrispondere a favore di un altro soggetto (o più soggetti determinati), detto vitaliziato, una prestazione periodica di denaro o di altri beni fungibili, per la durata della vita del beneficiario.
L’esecuzione della prestazione che grava il vitaliziante è legata ad un evento futuro e incerto, dunque la vita del beneficiario e, per tale ragione, il versamento delle somme di denaro o l’assegnazione dei beni a favore di quest’ultimo non può essere determinata preventivamente.
Rendita vitalizia e perpetua: differenze
Chiarito che la rendita è il contratto (la cui disciplina può essere ricondotta all’art. 1861 c.c.) con il quale una parte (vitaliziante) conferisce all’altra (vitaliziato) il diritto di esigere la prestazione periodica di una somma di denaro o di una certa quantità di altre cose fungibili, occorre distinguere tra rendita vitalizia e perpetua.
- Nel primo caso (rendita perpetua), la rendita è destinata a durare per un periodo di tempo indeterminato e può essere costituita, oltre che tramite un atto a titolo oneroso, anche quale onere dell’alienazione gratuita di un immobile o della cessione gratuita di un capitale;
- Nel secondo caso (rendita vitalizia), la durata della rendita è legata alla durata della vita del beneficiario e può essere costituita, oltre che tramite un atto a titolo oneroso, anche attraverso contratto di donazione, contratto a favore del terzo, contratto di assicurazione, divisione e promessa al pubblico.
A prescindere dal tipo di rendita e dal modo in cui essa viene formalizzata, se con contratto, donazione o testamento, a pena di nullità l’atto che la determina la rendita deve essere redatto per iscritto.
Scopo della rendita
Lo scopo della rendita consiste nell’assicurare al beneficiario una fonte di reddito commisurata alla durata della sua vita o per un certo periodo di tempo indeterminato.
Polizza a rendita vitalizia
È possibile, dietro corrispettivo, stipulare una polizza di rendita vitalizia. Si tratta di uno strumento che conserva una certa funzione previdenziale.
La polizza di rendita vitalizia può essere di due tipi:
- immediata: in questo caso, dopo aver versato il premio in un’unica soluzione, l’impresa liquiderà all’assicurato una rendita vitalizia rivalutata di anno in anno, finché resterà in vita
- differita: in questo caso, versando anche in più rate il premio, l’impresa, a partire da una data concordata, pagherà al beneficiario una certa rendita.
In particolare, la rendita immediata, il cui pagamento generalmente è liquidato a partire dal mese successivo alla stipula, è uno strumento molto utile per una corretta pianificazione patrimoniale del reddito da pensione.
La rendita differita, invece, implica che il pagamento avverrà a partire da un certo periodo chiamato periodo di differimento, nel corso del quale potrà anche essere richiesto il riscatto.
Quali rischi?
La polizza a rendita vitalizia è strettamente collegata all’andamento degli investimenti effettuati dall’ente assicurativo e, conseguentemente, la prestazione della rendita è esposta alla variabilità dell’andamento dei mercati finanziari.
Siffatta circostanza può incidere sugli importi ricevuti che, in taluni casi, per queste ragioni, potrebbero non essere conformi alle aspettative di rendimento risposte nello strumento in fase di stipula.