Fineco registra una raccolta netta positiva per 927 milioni di euro, con l’asset mix che rivela un atteggiamento di attesa da parte della clientela
Per Banca Mediolanum si parla di una raccolta netta totale pari a 600 milioni di euro, per un totale da inizio anno pari a 3,81 miliardi
La fase di incertezza sui mercati – tra guerra, pressioni inflattive e aspettative di rialzo dei tassi – spinge la clientela delle principali reti di consulenza verso il risparmio amministrato. Si parte da Fineco che, nel mese di maggio, registra una raccolta netta sui 927 milioni di euro (a fronte dei 734 milioni dello stesso periodo dello scorso anno).
Fineco, Foti: “I clienti evitano disinvestimenti”
L’asset mix vede dunque prevalere la componente amministrata, che raggiunge i 221 milioni di euro, mentre quella gestita si blocca sui 156 milioni di euro. La diretta tocca i 550 milioni. Complessivamente, evidenzia l’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Foti, la raccolta si è “rivelata particolarmente robusta, evidenziando una crescita superiore al 25% rispetto a un anno fa nonostante una fase di mercato estremamente complessa”. A differenza di contesti simili attraversati in passato, aggiunge Foti, i clienti stanno “evitando disinvestimenti dettati dall’emotività, anche grazie al supporto dei consulenti finanziari: una situazione che consentirà in futuro la transizione da liquidità a investimenti per cogliere le opportunità successive alla stabilizzazione dei mercati”.
Azimut, Blei: “Fiducia nella relazione cliente-cf”
Il Gruppo Azimut ha messo a segno una raccolta netta positiva per 681 milioni di euro, a fronte dei 277 milioni di aprile. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato raggiungono gli 83,4 miliardi, di cui 53,5 miliardi di masse gestite. “La raccolta netta totale registrata nel mese di maggio è stata sostenuta e segue il trend positivo registrato dall’inizio dell’anno”, dichiara Gabriele Blei, ceo del Gruppo. “La componente di risparmio gestito è stata impattata dal disinvestimento di alcuni dei nostri fondi propri (circa 150 milioni di euro) per finanziare parzialmente il pagamento del dividendo. Gli asset under management dei mercati privati si attestano ora al 10% delle masse gestite, in linea con il nostro obiettivo di raggiungere almeno il 15% entro il 2024. Nonostante l’attuale difficile contesto di mercato, siamo fiduciosi che la vicinanza e le forti relazioni dei nostri consulenti finanziari con i clienti, unite alle nostre strategie di investimento innovative e di successo, continueranno a favorire una crescita futura sostenibile”.
Mediolanum, raccolta netta totale sui 600 milioni
Per Banca Mediolanum, invece, si parla di una raccolta netta totale pari a 600 milioni di euro per un totale da inizio anno pari a 3,81 miliardi. La raccolta netta in risparmio gestito si porta sui 390 milioni (2,60 miliardi da gennaio) a fronte dei 541 milioni di aprile. La raccolta netta in risparmio amministrato si attesta sui 210 milioni (1,2 miliardi nei primi cinque mesi dell’anno). “I 2,6 miliardi in prodotti di investimento da inizio anno, con la raccolta in fondi destinata interamente all’azionario, sono la piena dimostrazione della validità del nostro approccio e della capacità di generare crescita organica, come indicato dall’80% della raccolta gestita proveniente da clienti in Banca Mediolanum da più di un anno”, interviene Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum. “Le attività del credito e delle polizze protezione, nostri ulteriori elementi distintivi rispetto al mercato, continuano regolarmente a sostenere anche nel mese di maggio i volumi commerciali, pari a circa un miliardo”.
Generali, risparmio amministrato a 575 milioni
Banca Generali registra una raccolta netta totale nel mese di maggio pari a 598 milioni di euro, superando i 500 milioni per la prima volta da dicembre (quando toccò gli 849 milioni). In risposta alla fase di incertezza sui mercati, anche in questo caso vola il risparmio amministrato che raggiunge i 575 milioni (1,69 miliardi da inizio anno) di cui 404 milioni di liquidità sui conti correnti (per un totale di 956 milioni da gennaio). Il risparmio gestito, invece, si attesta sui 117 milioni portando il totale da inizio anno sui 942 milioni. “Maggio è stato un mese molto complesso sui mercati finanziari, in un contesto di grande incertezza tra guerra, pressioni inflattive e aspettative di rialzo dei tassi”, spiega l’amministratore delegato e direttore generale Gian Maria Mossa. “In tale situazione, il risultato di raccolta è stato particolarmente forte in virtù della crescente attenzione verso la consulenza”, aggiunge, mostrando fiducia sulle potenzialità di crescita in linea con gli “ambiziosi obiettivi” del piano industriale.