Una lezione per l’Italia: nella cittadina di Beaune, in Borgogna, l’edizione 2022 della storica asta vinicola di beneficenza Hospices de Beaune ha stabilito un nuovo record. La vendita di 802 botti di vino ha fruttato la cifra di circa 30 milioni di euro. Secondo Sotheby’s, si tratta di un’asta che segna il record mondiale nel suo genere.
Domenica 20 novembre 2022 si è frantumato il precedente risultato, stabilito nel 2018 con 14 milioni di euro. Amayes Aouli, Direttore vendite Europa Sotheby’s Wine celebra l’elebto ricorando che nella scorsa annata l’asta contava solo 362 pezzi, classificandosi come l’annata più ridotta in 40 anni. «Ora siamo all’estremo opposto», quella del 2022 è una fra le annate più abbondanti e «questa 162esima vendita ha proposto 802 pezzi, la seconda maggiore vendita (nella storia) di questa bellissima istituzione». Il ricavato delle vendite dei vini sarà devoluto agli “Ospedali Civili di Beaune”, all’associazione Princesse Margot attiva nel sostenere i malati pediatrici di cancro e per l’associazione Vision du Monde.
Un record è stato stabilito da un’edizione speciale “Pièce des Présidents” del Corton Grand Cru, venduto per 810.000 euro, la cui botte è stata realizzata appositamente dal bottaio della maison Louis Latour, in memoria di Louis-Fabrice Latour.
Gli esperti hanno definito «spettacolare» la vendemmia 2022, riconoscendone il grande potenziale da invecchiamento (e dunque di investimento). Jamie Ritchie, presidente di Sotheby’s Wine & Spirits, in un comunicato ha dichiarato che «il record complessivo di quest’anno riflette l’eccezionale qualità dei vini Hospices de Beaune prodotti da Ludivine Griveau e dal suo team, nonché una domanda globale senza precedenti per i vini di Borgogna».
La stessa casa d’aste fa sapere che a battere il primato per la “Pièce des Présidents” dedicata a Latour, è stato un gruppo di acquisto composto da nomi noti nell’ambiente vinicolo francese: Badet Clément, Albert Bichot, Groupe Boisset, Bouchard Père et Fils, Champy, Chanson, Joseph Drouhin, Faiveley, Louis Jadot, Olivier Leflaive, Patriarche e Veuve Ambal.