Il tasso di contagio giornaliero a livello globale è sceso all’1,3%, dall’1,7% di luglio
Il pmi manifatturiero, la produzione industriale e il commercio internazionale stanno crescendo
La previsione Pictet di contrazione del pil mondiale è passata dal -4,1% al -3,9%
Il coronavirus nel mondo
Il tasso di nuovi casi a livello globale, nonostante casi regionali ancora critici, è diminuito sia nei paesi avanzati sia nei paesi emergenti. Dall’1,7% giornaliero di luglio si è passati in un mese all’1,3%. I miglioramenti più marcati si sono osservati nei paesi che hanno conosciuto solo recentemente il picco epidemico. Il Giappone è passato dal 9,3% di metà giugno all’1,6%, l’Australia dal 12,2% allo 0,9% e la Svizzera dal 11,5% all’1%. Anche la situazione negli Usa è migliorata sensibilmente, con un tasso giornaliero dello 0,9%. In alcuni stati, come Texas e Louisiana, il tasso è addirittura negativo il che significa che in quelle zone del paese i casi attivi stanno diminuendo. Discorso diverso per l’Europa. Grecia, Germania e Spagna tra tutti sono tornati ad avere tassi di contagio giornaliero elevati rispettivamente del 4,5%, 2,9%, 2,5%.
I numeri della ripresa
In questo contesto epidemico, l’economia sembra abbia iniziato a riprendersi. Tra tutti Stati Uniti, Cina e Europa guidano l’inversione di rotta. I segnali più incoraggianti arrivano dall’indice pmi manifatturiero, dalla produzione industriale e dal commercio internazionale. Per quanto riguardo il primo aspetto il valore dell’indice, che sulla base delle informazioni fornite dai manager misura l’andamento dell’industria manifatturiera, è tornato sopra i 50, valore soglia al di sotto del quale si segnala una situazione di contrazione. L’Unione europea registra un valore di 51,8, seguita dall’economie emergenti 51,4 e dagli Stati Uniti 50,9 mentre il resto dei paesi Ocse si attesta a 48,6. Da notare anche come l’indice sia tornato in campo positivo molto più velocemente rispetto alle recessioni mondiali di inizio millennio.
Un fattore chiave dietro questi numeri, e dovuto all’andamento del contagio, è quello della mobilità. Come evidenzia il report difatti gli spostamenti delle persone in ambienti pubblici e di lavoro, causa lockdown e distanziamento sociale, si sono ridotti come mai prima d’ora, contraendosi fino al 60% in aprile. Da maggio invece l’indice che misura la mobilità è ritornato costantemente a salire, anche se tutt’ora non si è tornati a pieno regime. Il processo di ripresa economica in atto, collegato nei fatti al minore numero percentuale dei contagi e alla maggiore mobilità, fa dunque ben sperare. La stessa Pictet ha infatti rivisto le sue previsioni di contrazione dell’economia mondiale dal -4,1% al -3,9%.
… e le borse corrono
Anche le borse chiudono all’insegna di un sentiment ottimista. In Europa il Dax segna il +2,36%, seguito da Cac (+2,28%), FtseMib (+2,12%) e Ftse (+1,71%). Anche in America l’S&P 500 e il Dow Jones hanno aperto in territorio positivo.