Nel 2020 le startup spaziali hanno ricevuto investimenti per 7 miliardi di dollari, i doppio rispetto a due anni prima
Le SPAC saranno in molti casi la soluzione prescelta per accelerare la crescita di queste società
Morgan Stanley prevede che i ricavi del settore potranno arrivare a 1000 miliardi di dollari entro il 2040, spinti per la gran parte da uno specifico business
Lo Space Team di Morgan Stanley ha stimato che l’industria dello spazio valga ora circa 350 miliardi di dollari, ricavi che potrebbero salire a oltre 1.000 miliardi di dollari entro il 2040, hanno sostenuto gli stessi analisti. “Nonostante il Covid-19, l’anno scorso ha visto il più grande flusso d’investimento privato nello spazio mai visto fino ad oggi, con la formazione di capitale spaziale e lo sviluppo delle infrastrutture su più fronti”, ha dichiarato lo scorso febbraio lo Space Team di MS.
Nel settore spaziale sono già dieci le società che hanno annunciato un progetto di merger con una SPAC, di cui ben sette nel 2021, ha affermato il New York Times. Fra queste, ad esempio, c’è Astra, una startup fondata nel 2016 il cui obiettivo è inserirsi nel settore dei piccoli (e più frequenti) lanci spaziali – una sorta di servizio che a sua volta potrebbe essere utilizzato da altre società attive in “servizi spaziali”. Astra si fonderà con Holicity, in un deal che porterà alla startup circa 489 milioni di dollari in liquidità.
Lo stesso Elon Musk, fondatore di SpaceX, ha messo in chiaro che la posta in gioco è particolarmente elevata. Il principale ramo della sua azienda spaziale, il servizio di connettività Internet irradiato da satelliti Starlink presenterà costi di investimento, 5-10 miliardi di dollari, prima che la società raggiunga un flusso di cassa completamente positivo. Nel frattempo, l’impresa dovrà augurarsi che, nelle zone remote e rurali poco servite da Internet, saranno in milioni a sottoscrivere il servizio di connessione targato SpaceX.
E’ una previsione su cui riflettere, ora che la fetta più importante dell’esposizione mediatica si sta concentrando sui viaggi spaziali dei miliardari Richard Branson (11 luglio) e Jeff Bezos (20 luglio) e sui ben più suggestivi tour panoramici della Terra vista dall’orbita bassa terrestre.