Si tratta di un’iniziativa pioneristica promossa dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile e favorire il raggiungimento dell’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050
A oltre nove mesi dal suo lancio, vanta tra i propri firmatari più di 100 banche provenienti da 40 paesi e con 67mila miliardi di dollari di attivi totali. Tra queste Hsbc, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Credit Suisse, Ubs e Mps
Nell’ambito della maggiore attenzione dell’istituto senese per le tematiche ambientali, sociali e di buona governance, Mps ha inoltre recentemente rafforzato la governance della sostenibilità del gruppo affidandone la responsabilità al chief financial officer Giuseppe Sica. Tra l’altro, si legge nella nota, uno specifico staff “sostenibilità e esg” sarà dedicato al coordinamento di tutte le tematiche esg, dalla gestione di iniziative interne ed esterne fino allo sviluppo di un modello volto a sostenere la transizione dell’istituto e dei suoi clienti verso un modello di business sostenibile.
Ricordiamo che la scorsa settimana la Net-zero banking alliance aveva annunciato l’ingresso, tra i propri firmatari, anche della National Australia Bank. Un traguardo, quello dei 100 aderenti, che è stato definito come uno storico allineamento del settore bancario all’azione per il clima. “La risposta del settore è stata impressionante”, aveva dichiarato in quell’occasione Eric Usher, capo della United Nations environment programme finance initiative. “In soli nove mesi, l’adesione all’alleanza ha superato di gran lunga le nostre aspettative. Questa rapida adozione parla dell’urgenza mostrata dai leader di tutto il settore finanziario nell’affrontare l’emergenza climatica al ritmo e alla scala richiesti”.