Ubs e Credit Suisse hanno infatti ottenuto il consenso da parte dell’Autorità nazionale di dividere il pagamento in due fasi
E dunque il mese prossimo si riceverà la metà della somma spettante e a fine anno la restante quota. In questo modo le due banche elvetiche sono riuscite a svincolarsi dalla sospensione dei dividendi
In Svizzera la situazione è però diversa. Le due maggiori banche elvetiche sono infatti riuscite a divincolarsi dal non pagamento dei dividenti del 2019. E dunque Ubs avrebbe dovuto pagare lo 0,73 dollari per azione e invece darà lo 0,365 dollari per azione il mese prossimo e lo stesso importo a fine anno. Credit Suisse invece di 0,2776 franchi svizzeri per azione, pagherà invece 0,1388 franchi per azione in una prima tranche e il secondo pagamento avverrà in autunno. Il secondo pagamenti delle banche sono soggette alle condizioni economiche e di mercato e richiedono l’approvazione di un’assemblea degli azionisti appositamente convocata.
La mossa è inoltre stata accolta positivamente dall’Autorità regolamentare svizzera che ha passato le ultime settimane a sostenere come: “la Finma considera questa misura precauzionale adatta per affrontare contemporaneamente l’emergenza coronavirus e il rapporto con gli azionisti”. Questo si inserisce in uno sforzo coordinato a livello internazionale da parte di tutti gli interessati per affrontare le sfide”. Le banche europee, capitalizzate in modo meno “salutare” rispetto a Ubs e Credit Suisse sono state più rapide a frenare i loro pagamenti dei dividenti con lo sviluppo della crisi sanitaria.
Da ricordare come Ubs e Credit Suisse hanno dato circa 40 miliardi di dollari al governo svizzero per supportare le misure anti coronavirus.