Ubs “sta studiando un’offerta di gestione patrimoniale digitale in Cina, come servizio per il segmento affluent” dichiara la banca a We Wealth
Ubs punta ad ampliare la base dei clienti, partendo anche da chi al momento non appartiene alla classe degli Hnwi
La mossa non è da certo sottovalutare visto che in Asia Ubs rappresenta già un colosso per i clienti private ma per la parte affluent non ha la stessa luce. E dunque una banca digitale, vicina anche ai più giovani, potrebbe aiutare Ubs ad accalappiarsi anche una fetta di quella clientela che al momento non riusciva ad intercettare. Infatti stando sempre alle ricostruzioni locali Ubs avrebbe proprio l’obiettivo di ampliare la sua base clienti. Per farlo sarà dunque importante studiare anche realtà più piccole, rispetto a lei, ma più innovative come le fintech.
Stando al China Morning Post i funzionari cinesi stanno rivedendo le carte in campo normativo per quanto riguarda proprio il settore digitale. Il cambiamento dovrebbe avere ad oggetto una sburocratizzazione e dunque accelerazione del processo per ottenere la licenza digitale.
Altro aspetto da non sottovalutare è la strategia che può leggersi dietro. Ampliare la propria base di clienti anche a chi non è propriamente un Hnwi, quindi a imprenditore, nuove inventori di start-up ecc, potrebbe essere un modo per poter accrescere, nel lungo periodo, la parte private della banca. Anche perché un giovane imprenditore che oggi parte con un patrimonio dal 100 mila in su’ potrebbe benissimo continuare ad accumulare ricchezza ed entrare a pieno titoli in quella categoria di Hnwi su cui Ubs regna sovrana.