Zacarias: “La conclusione dell’accordo garantirà certezza giuridica alle nuove relazioni tra l’Unione europea e il Regno Unito, nell’interesse dei cittadini e delle imprese su entrambi i lati della Manica”
Le imprese del comparto agroalimentare e dell’industria meccanica, della componentistica e dei beni strumentali restano quelle maggiormente colpite in questo primo periodo di attuazione del nuovo regime doganale
Pastore: “Le merci circolano in assenza di dazi sin dal 1° gennaio 2021, sempreché esse possano godere del trattamento preferenziale dell’origine. L’accordo non incide sulle procedure doganali, non esiste un’area residuale di formalità doganali”
“Le imprese italiane stanno fronteggiando gli effetti della Brexit sin da gennaio 2021. La ratifica formale del Parlamento europeo non incide su una realtà sostanziale già mutata, tantomeno modifica i termini dell’accordo commerciale firmato il 24 dicembre. Le imprese del comparto agroalimentare e dell’industria meccanica, della componentistica e dei beni strumentali sono quelle maggiormente colpite in questo primo periodo di attuazione del nuovo regime doganale e, quindi, quelle da cui proviene il maggior numero delle richieste di assistenza”.
Si parla dunque di un’area di libero scambio, all’interno della quale le merci potranno muoversi senza l’applicazione di dazi. Quali sono, invece, le formalità doganali da tenere sotto osservazione?
“Le merci circolano in assenza di dazi sin dal 1° gennaio 2021, sempreché esse possano godere del trattamento preferenziale dell’origine. L’accordo non incide sulle procedure doganali, non esiste un’area residuale di formalità doganali.
In che modo l’Ice supporta le aziende tricolori su questo fronte?
“Da mesi è attivo un Desk Brexit presso l’ufficio di Londra dell’Agenzia Ice. Ad oggi l’uffico ha evaso circa 1.500 richieste di assistenza, offerto webinar formativi a cui hanno partecipato più di 2.500 imprese italiane, elaborato e diffuso circa 30 lavori editoriali (manuali, linee guida e di approfondimenti) e partecipato alla realizzazione della campagna video Brexit e le imprese, cosa cambia? lanciata dall’Ambasciata italiana a Londra. L’attività di sostegno alle imprese, infine, contempla anche la partecipazione come relatore del Desk Brexit, nella persona del suo responsabile, a 25 webinar di formazione-informazione organizzati dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali”.