Sopranominato il Mago di Omaha, Warren Buffet è una leggenda nel mondo della finanza. Le sue fortune sono dovute alla sua holding, la Berkshire Hathaway, che nel tempo, basando la sua attività sulla massima d’investimento del value investing postulata da Benjamin Graham, si è rivelata essere una macchina da soldi, diventando una delle più grandi società americane e al mondo. La sua capitalizzazione di mercato attualmente è di quasi 800 miliardi di dollari.
Stephen A. Schwarzman – 33,2 miliardi di dollari
Presidente, amministratore delegato e co-fondatore, insieme a Peter Peterson, di Blackstone, una delle principali società di investimento al mondo con 881 miliardi di dollari di patrimonio in gestione. Inizialmente una boutique di consulenza su fusioni e acquisizioni, Blackstone è cresciuta fino a diventare la più grande società di buyout del mondo. Schwarzman è anche un filantropo attivo in diversi ambiti dall’istruzione alla cultura, passando per le arti.
Jim Simons – 28,6 miliardi di dollari
Professore di matematica, lasciò l’università nel 1978 per creare il suo fondo d’investimento a cui seguì quattro anni dopo la Renaissance Technologies Corporation, una società privata di investimento con sede a New York che ad oggi gestisce oltre 130 miliardi di dollari. Il King of Quant – come è stato ribattezzato per l’utilizzo di complessi modelli matematici per analizzare ed eseguire operazioni – nel 2006 fu ribattezzato dal Financial Times come il miliardario più intelligente.
Ha fondato e dirige Citadel, una società di hedge fund con sede a Chicago che gestisce circa 43 miliardi di dollari di asset. È il fondatore anche di Citadel Securities, una delle più grandi società di market-making di Wall Street. Durante la pandemia, Griffin ha finanziato il salvataggio di 800 cittadini statunitensi da Wuhan da parte del Dipartimento di Stato e ha donato 45 milioni di dollari a iniziative comunitarie in città come Chicago e Miami. Nel gennaio 2021, Griffin ha attirato critiche per il ruolo svolto da Citadel nella stretta di GameStop
Sam Bankman-Fried – 24 miliardi di dollari
Figlio di due professori di legge di Stanford e laureato al MIT, Sam Bankman-Fried è il giovane under 30 più ricco al mondo e, eccezion fatta per Mark Zuckenberg, è stato il più precoce ad accumulare così tanta ricchezza. È il fondatore di Ftx, exchange di criptovalute che permette ai trader di acquistare e vendere asset digitali come bitcoin ed ethereum, e di Alameda research, società attiva nel trading. In tutta la sua vita risulta che abbia destinato alla beneficenza 25 milioni di dollari. Il suo motto: “guadagnare per donare”.
R.Budi Hartano – 23,5 miliardi di dollari
Magnate indonesiano del tabacco che ha accresciuto la sua ricchezza tramite giusti investimenti. Proprietario di Djarum, colosso produttore di sigarette ereditato dal padre, Budi, insieme a suo fratello Michael, ha ottenuto la maggior parte della sua fortuna dalla sua quota Bank Central Asia, acquisita durante la crisi economica asiatica del 1997-1998, dopo che un’altra ricca famiglia, i Salim, perse il controllo della banca.
Ha fondato Checkout.com nel 2012 con l’intento di risolvere il problema dell’elaborazione dei pagamenti online per i negozi e gli acquirenti di tutto il mondo. In un certo senso ci è riuscito, convincendo il mercato della bontà del suo progetto. Nel gennaio 2022, Checkout.com ha infatti raccolto 1 miliardo di dollari da investitori privati, valutando l’azienda a 40 miliardi di dollari. La pandemia, per stessa ammissione della società, è stata una manna dal cielo per i conti di Checkout.com e il portafoglio di Pousaz: il volume di elaborazione dei pagamenti della società è triplicato nel 2020 rispetto all’anno precedente.
Ray Dalio – 22 miliardi di dollari
È il fondatore della più grande società di hedge fund del mondo, Bridgewater Associates, i cui fondi gestiscono più di 154 miliardi di dollari. Si dice che la passione di Ray Dalio per la finanza abbia origine lontane. Vissuto a Long Island in un contesto agiato, ha iniziato a giocare sui mercati all’età di 12 anni, ricevendo consigli dai golfisti per i quali faceva il caddie. Poi la laurea, e dopo un MBA alla Harvard Business School, nel 1975, dal suo appartamento di New York City, l’avvia dell’attività imprenditoriale che l’ha portato ad essere una delle leggende sacre di Wall Street. Secondo Forbes, Dalio ha dato circa 1 miliardo di dollari a cause filantropiche
Abigail Johnson – 22,8 miliardi di dollari
Beata tra gli uomini, Abigail Johnson si posiziona al nono posto nella classifica dei Paperoni di Wall Street. Dal 2014 è il ceo di Fidelity Investments, dopo avere preso il posto di suo padre alla guida del colosso della finanza. Fondata da suo nonno Edward Johnson II, nel lontano 1946, Fidelity è arrivata a gestire la cifra mostre di 4,2 mila miliardi di dollari. Abigail, entrata in Fidelity come analisti nel 1988 dopo aver ottenuto un MBA ad Harvard, ora possiede una quota stimata del 24,5% dell’azienda.
Daniel Gilbert – 21,1 miliardi di dollari
Uomo d’affari, investitore e filantropo americano. Ha co-fondato nel 1985 a soli 22 anni Quicken Loans, società che negli anni sarebbe diventata il più grande prestatore di mutui degli Stati Uniti. Nel 2020, anno in cui ha originato 320 miliardi di dollari in mutui, la società si è quotata in borsa, con una valutazione di 36 miliardi di dollari. È anche il fondatore di Rock Ventures e dekla piattaforma di vendita di sneaker online StockX, che è diventata un unicorno nel giugno 2019 ed è ora valutata 3,8 miliardi di dollari. Infine detiene la proprietà anche della squadra di basketball Cleveland Cavaliers, militante nel Nba.