L’85% dei rispondenti continua a segnalare l’adozione di un data center tradizionale
Cresce il ricorso al cloud fornito da provider esterni, nell’ottica di una migliore scalabilità, una più rapida adozione di soluzioni innovative e una contrazione dei costi
16 rispondenti su 21 ricorrono alle fintech per rinnovare i sistemi di pagamento
In merito all’evoluzione del data center, è atteso un crollo della percentuale di banche che utilizzano sistemi di mainframe (elaboratori con una potenza elaborativa maggiore rispetto ai sistemi di midrange e ai personal computer, spiegano i ricercatori), dall’attuale 76% al 71% nel medio termine, per poi sfiorare il 43% dopo il 2022. In tendenza opposta, è prevista in crescita l’implementazione dei sistemi di midrange, dall’attuale 71% all’86% dei rispondenti. La migrazione da sistemi di mainframe a quelli di midrange è legata principalmente alla riduzione dei costi infrastrutturali e all’integrazione di nuove applicazioni, e l’impegno economico passa dal 3% del budget It nel 2019 al 4,7% atteso nel 2020.
L’85% dei rispondenti continua a segnalare l’adozione di un data center tradizionale, mentre i modelli evoluti – verso cui la maggioranza dei rispondenti intende direzionarsi nel lungo periodo, come il software defined data center e la cloud-native infrastructure – sono implementati da meno del 20% degli istituti di credito. Una percentuale attesa in rialzo fino al 70% del campione nel 2022.
L’intero campione risulta essere impegnato poi in una strategia di modernizzazione del core banking: una banca ha già portato a termine gli interventi, quasi il 50% li sta completando, oltre un terzo ipotizza di implementarli tra il 2020 e il 2022, e due rispondenti puntano a oltre il 2022. Anche in questo caso, cresce la percentuale media di budget It destinato, dal 12,1% al 16,2% entro la fine dell’anno.
Se si considera nello specifico il retail banking, “i principali campi di azione del core banking riguardano depositi, prestiti, gestione dei conti correnti, gestione dei clienti e tracciamento di tutte le informazioni relative alle transazioni”, si legge nello studio. In questo contesto, il ricorso al fintech per rinnovare l’area operations (sistemi di pagamento, credito, finanza, servizi bancari tipici ed estero, altri servizi) risulta legato in particolare ai sistemi di pagamento per 16 rispondenti su 21, al credito per 11 rispondenti e alla finanza per nove rispondenti.