Della domanda complessiva dell’argento, il 18% riguarda il suo utilizzo nell’industria dell’energia solare. Gli analisti calcolano – nel loro scenario medio – che la domanda di energia solare aumenterà del 50% entro il 2023
Nello scenario “pessimista” la domanda di argento nei prossimi tre anni aumenterebbe del 2%; in quello rialzista del 9,3%
Se la domanda industriale di solare aumenta del 9% per esempio, il prezzo dell’argento sale di quasi il 10%
Fra i metalli industriali più preziosi, figura l’argento. Il cugino grigio dell’oro sta vivendo (come l’aurum, del resto) un 2020 fortemente rialzista, non solo per il suo status di bene rifugio, ma anche per i suoi usi nella produzione di energia pulita.
“Il ruolo dell’argento nell’economia green è legato soprattutto al fotovoltaico. Il costo dei pannelli fotovoltaici è sceso negli ultimi anni rendendoli più utilizzati e una significativa fetta della domanda arriva da questo settore”, racconta a We Wealth
Carlo Alberto De Casa di ActivTrades.
Della domanda complessiva dell’argento, il 18% riguarda il suo utilizzo nell’industria dell’energia solare. Gli analisti di Goldman Sachs calcolano – nel loro scenario medio – che la domanda di energia solare aumenterà del 50% entro il 2023: siamo in pieno trend “verdificazione” (“greenefication”). Ma si tratta appunto del solo orizzonte base. Alcuni eventi potrebbero impattare ulteriormente al rialzo le previsioni. Una vittoria di Biden, per esempio.
Il vice di Obama ha infatti dichiarato che in caso di sua elezione implementerà un piano da 500 milioni di pannelli solari negli Stati Uniti, facendo passare la capacità del paese da 15 gigawatt all’anno a 30. Una potenza “argentata” che equivale a un aumento globale del 15% delle installazioni solari. Se l’Aquila vuole un cielo pulito, non è da meno il Dragone. Anzi.
In Cina – rilevano sempre gli analisti di GS – il piano quinquennale prevede un aumento a 93GW annuali dell’energia solare attualmente disponibile (dai 50 attuali). Valori che costituirebbero un aumento del 40% della produzione mondiale. Nello scenario “pessimista” la domanda di argento nei prossimi tre anni aumenterebbe del 2%; in quello rialzista del 9,3% (vittoria di Biden in particolare).
Una delle remore alla produzione di massa dei pannelli solari è stato sempre l’elevato costo dell’argento. L’attuale aumento delle quotazioni del silver è però compensato da un suo utilizzo meno intensivo (il 25% in meno), come rilevano gli analisti. La domanda di argento non dipende solo dagli
investimenti al dettaglio (tipici dei metalli preziosi durante le fasi di incertezza) ma anche dalla richiesta industriale e tipica del green, in questo caso. Gli analisti ne quantificano la misura con un semplice esempio. La reattività dell’argento alla domanda industriale è di 1,07. Ciò vuol dire che, se la domanda industriale di solare aumenta del 9% per esempio, il prezzo dell’argento sale di quasi il 10% (9*1,07).
Un livello non altissimo, dicono gli esperti, che spiegano così l’andamento del prezzo del metallo a fini produttivi: la domanda industriale dell’argento conta per ora solo la metà del totale; le scorte sono alte. Non bisogna però dimenticare che “cresce l’utilizzo dei questo metallo anche per il settore delle auto elettriche”, conclude Carlo Alberto De Casa. Il 12 ottobre 2020, le quotazioni dell’argento di attestano sui 25,6 dollari all’oncia, in rialzo rispetto ai 24 dollari di venerdì 9 ottobre.
Della domanda complessiva dell’argento, il 18% riguarda il suo utilizzo nell’industria dell’energia solare. Gli analisti calcolano – nel loro scenario medio – che la domanda di energia solare aumenterà del 50% entro il 2023Nello scenario “pessimista” la domanda di argento nei prossimi tre anni aumen…