È ufficiale: gli automobilisti preferiscono sempre di più le elettriche. Lo confermano i dati di Jato Dynamics, fornitore globale di business intelligence automobilistica con sede a Londra, secondo cui nel primo trimestre del 2023 il veicolo più venduto al mondo è stato, per la prima volta, 100% elettrico. Si tratta della Tesla Model Y, che con le sue 267,2mila unità acquistate a livello globale ha infatti superato la Toyota Corolla e la Toyota Rav4, che lo scorso anno si posizionavano sopra Tesla nel podio delle auto più vendute a livello globale. Tra le aree più redditizie per la vettura prodotta dalla società di Elon Musk vi sono Cina (il suo mercato principale), Stati Uniti (+68%) ed Europa (in cui è divenuto il modello più venduto).
Veicoli elettrici sempre più vicini al traguardo
I dati sulle vendite riflettono dinamiche già in atto. Nel 2022, infatti, il trend dei veicoli elettrici (Ev) è ufficialmente esploso: se nel 2020 l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea) aveva stimato che avremmo dovuto aspettare fino al 2030 per vedere questo comparto occupare almeno il 10% del mercato, questo traguardo è stato tagliato proprio alla fine dello scorso anno. A livello globale, l’interesse per questo nuovo megatrend è innegabile (oltre un milione di nuove immatricolazioni riconosciute dall’Iea), ma l’ondata di innovazione ha, per prima, investito la regione Asia Pacifico. “Questa regione è dominata dalla Cina – spiegano da WisdomTree – dove le preferenze dei consumatori stanno cambiando in maniera repentina e i marchi locali si stanno facendo conoscere”.
In Occidente il nome più conosciuto rimane Tesla, dove la società continua a dominare i mercati. Basti pensare che, lo scorso anno, nel Regno Unito la Model Y è stato il veicolo elettrico a batteria più venduto. Questo in un anno record, in cui la vendita di Ev ha superato per la prima volta quella delle auto diesel. Ma questo non significa che sia l’unico brand, anzi: nel 2022 la cinese Byd ha superato la casa automobilistica di Elon Musk, guadagnandosi il trono di leader mondiale nella vendita di veicoli elettrici, grazie a una maggiore diversificazione dei modelli proposti ai clienti volta a penetrare anche fasce di mercato medie.
Nuove normative fanno accelerare il settore
L’acquisto di un veicolo elettrico, tuttavia, non è solo una preferenza in capo ai singoli consumatori. Sono infatti molti i governi che stanno spingendo in tal senso con incentivi, ma anche con la promessa di regole ferree. A ottobre dello scorso anno l’Unione Europea ha ad esempio siglato un patto con i paesi membri, sottoscrivendo che a partire dal 2035 tutte le nuove auto in arrivo sul mercato dovranno essere a emissioni zero, ponendo di conseguenza forti limiti (e alla fine bloccando) alla produzione di vetture a benzina e diesel. Alcuni paesi si sono invece già mossi. Con un regolamento molto severo spicca la Norvegia, paese in cui già dal 2025 le auto a benzina e diesel verranno limitate. Ma anche Svezia e Regno Unito si sono messi in gioco, vietando la vendita di auto nuove con motori a combustione già dal 2030.
Più opzioni per i consumatori
Per rendere gli Ev più interessanti per i consumatori si sta inoltre cercando di democratizzare il mercato, ovvero creare sempre più modelli, su misura per ogni tasca. Non solo: dato che la preoccupazione principale quando si parla di veicoli elettrici è quella di una bassa autonomia, le aziende stanno lavorando per migliorare le batterie e sempre più fondi nazionali vengono investiti nella creazione di centrali di ricarica.
Tuttavia, la strada è ancora lunga e per arrivare a vivere in un modo dove gli Ev saranno completamente parte della nostra quotidianità il lavoro da fare è ancora molto. Proprio per questi motivi, la Iea ha creato una lista di 5 obiettivi:
- Mantenere e adattare il supporto per le auto elettriche, con incentivi statali;
- Dare il via anche al mercato dei mezzi pesanti;
- Promuovere l’adozione di Ev anche in economie emergenti e in via di sviluppo;
- Espandere l’infrastruttura per i veicoli elettrici;
- Garantire catene di fornitura di Ev sicure, resilienti e sostenibili.
Il cambiamento è già partito, ma quello che dovremo affrontare nei prossimi anni potrebbe stravolgere l’idea di mobilità, per come è intesa oggi. Non ci resta che allacciare le cinture.
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